La Jeep giapponese è già da record: non l’hai mai vista così

In Giappone è stata lanciata una jeep che farà sicuramente impallidire tutti i marchi rivali in occidente: davvero un pezzo unico.

Nel mondo dei motori spesso si crea un dualismo sorprendente e unico. Quello tra le case automobilistiche (o motociclistiche, perché no) occidentali ed i marchi di origine orientale. Due modi di progettare e produrre davvero agli antipodi, che hanno però lo stesso obiettivo: conquistare la più grande fetta di clienti e di pubblico possibile.

La jeep giapponese
La Jeep giapponese è già da record: non l’hai mai vista così (Canva) – allaguida.it

Spesso i brand europei subiscono l’innovazione e la concorrenza spietata di quelli giapponesi, un paese ricco di eccellenze dal punto di vista delle due e quattro ruote. L’ultimo esempio riguarda proprio una casa nipponica molto attiva su entrambi i settori, ovvero Suzuki, un pezzo di storia visto che l’azienda giapponese è stata fondata nel 1909 e produce automobili, moto e motori marini con sede ad Hamamatsu.

Suzuki ha deciso di lanciare la sfida nel segmento jeep, con una vettura compatta e che pare già molto apprezzata almeno dalle parti del Sol Levante. Molto probabile dunque che arrivi nel giro di pochi mesi anche nel vecchio continente, dando battaglia alle jeep di marchi a noi più vicini.

Bagno di folla in Giappone per la nuova Suzuki Jimny Nomade

Il nome del veicolo in questione è Suzuki Jimny Nomade, che inneggia all’idea del viaggio continuo e dell’avventura su strada. Una jeep cinque porte che va ad aggiornare la nota auto di origine nipponica, pronta al debutto in Giappone. Si prevede un bagno di folla nel mercato orientale ed asiatico in generale, visto che nella fase di pre-ordinazioni ha già ottenuto un certo successo.

Suzuki Jimny Nomade
Bagno di folla in Giappone per la nuova Suzuki Jimny Nomade (foto Suzuki) – allaguida.it

Suzuki ha dovuto addirittura sospendere le ordinazioni, a conferma di quanto la Nomade sia una jeep verace e convincente, a richieste anche superiori dei 14 mila esemplari l’anno che l’azienda dovrebbe sfornare. Il problema è che solo in Giappone per il momento è prevista la versione 5 porte e 5 posti, mentre al momento in Europa si viaggia sulle 3 porte ed i 2 posti.

A frenare l’impatto in occidente della Nomade, è il rischio di incorrere nelle sanzioni stabilite da Bruxelles che proprio nel 2020 ha imposto ai brand auto di posizionarsi sotto la media di 95 g/km di CO2 sulla base del numero di vetture vendute in un anno. Da qui la scelta di trasformare la Jimny in autocarro.

L’idea è quella di togliere i sedili posteriori e puntare sulla normativa meno severa, così che questa compatta possa resistere sul mercato, anche in un segmento differente. Eppure prima della metamorfosi obbligata, la Nomade aveva immatricolato tutti gli esemplari assegnati all’Europa. Compresi i 2 mila pezzi destinati al mercato italiano.

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