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La Francia ribalta il mercato: l’ibrido così non si era mai visto

L’ibrido in Francia sta per essere rinnovato sensibilmente e ora c’è una novità per quanto riguarda il motore che lascia senza parole.

Per arrivare al primo storico sistema ibrido della storia dobbiamo tornare addirittura al primo anno del XX Secolo. In occasione dell’Esposizione dell’automobile di Parigi, un genio straordinario come Ferdinand Porsche, presentò il primo modello di sempre, grazie alla collaborazione con Lohrer, di un’auto che aveva un sistema denominato al tempo come “Mixte”.

Auto ibrida in Francia (allaguida.it)

Una vera e propria rivoluzione, con Porsche che aveva capito fin da allora come il motore termico aveva tutte le caratteristiche per poter funzionare e allo stesso tempo permettere di ricaricare la batteria elettrica. Purtroppo però i tempi non erano ancora maturi per questo salto nel vuoto, ma ora l’ibrido non è più solo un semplice esperimento, ma si tratta di una delle realtà più concrete di questi anni.

Tutti quanti stanno evidenziando uno sviluppo concreto dell’ibrido, ma ciò che cambia è il metodo con il quale si utilizza questo sistema. Il sistema tradizionale è lo schema P2, secondo il quale il propulsore elettrico si trova all’interno del cambio automatico al posto del convertitore di coppia, in alternativa tra il motore termico e il cambio a doppia frizione. In Francia però si sono valutate altre soluzioni, con il cambiamento che non può essere limitato.

Renault punta su un nuovo ibrido: ecco come funziona

Il progetto del Gruppo Renault, il che significa che include anche il marchio Dacia, ha presentato grandi differenze per quanto riguarda la realtà dell’ibrido. In questo caso infatti il motore termico si trova affiancato da ben due motogeneratori, con il primo che permette così di far funzionare le ruote anteriori e soprattutto garantisce la ricarica della batteria in fase di rallentamento.

Renault (Ansa – allaguida.it)

Per quanto concerne invece il secondo motogeneratore, si è di fronte a quello che svolge il maggior numero di funzioni. Prima di tutto permette di avviare l’unità termica, poi garantisce la generazione della corrente e per ultimo fa sì che il numero di giri degli alberi del cambio sia raccordato, permettendo così un facilitato inserimento delle marce.

Dunque permette di potersi muovere semplicemente in elettrico nel momento in cui ci si sta muovendo a basse velocità e nel momento in cui si alzano le prestazioni si inserisce automaticamente il motore termico. Questo significa che solo la prima marcia è per l’elettrico, mentre le altre sono tutte per il termico. Una differenza importante nel metodo di produzione di auto ibride, con il Gruppo Renault che vuole fare scuola.

Francesco Domenighini

Sono Francesco Domenighini, sono nato a Brescia il 29/03/1995, e ho iniziato a scrivere con la pagina di calcio internazionale Footbola.it. Dal 2021 scrivo libri a tematica sportiva, in particolare di motori come "Le leggende della Formula 1" e "Ferrari: Storia di una passione rampante". A luglio uscirà il mio decimo libro "Mercedes: leggenda di una stella". Lavoro per Web 365 da gennaio 2022 e dal 2024 conduco la trasmissione "Zona 300", dedicata al mondo del motorsport, su Well Tv, canale 810 di Sky.

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