Tra le tante vetture prodotte negli anni dalla FIAT esiste un modello che ha fatto la storia tra quelli sportivi.
Quando parliamo di FIAT siamo sempre abituati alle utilitarie. In fondo la Casa torinese è sempre stata una regina assoluta in quel settore, portando al battesimo dei modelli davvero iconici come la mitica 500, ma anche la Panda e la Punto, giusto per fare qualche nome. Qualche anno fa però, il marchio degli Agnelli, decise di sviluppare una vettura sportiva, capace di stregare anche i giovani assetati di velocità.
Siamo nel 1969 quando l’Autobianchi mette in mostra una concept car: l’A112 Bertone Runabout, un’auto spigolosa e caratterizzata da un grosso roll bar. All’epoca Autobianchi era già una controllata FIAT e la vettura venne quindi affinata negli anni grazie anche all’influenza di Giotto Bizzarrini. L’auto in questione sembrava poter diventare l’ennesimo pezzo da museo.
L’idea di Gianni Agnelli e la “copia” Ford
Nel 1971 però Gianni Agnelli, in visita agli stabilimenti di Grugliasco notò la concept car e decise di metterla in produzione per sostituire l’ormai datata 850 Spider. Il progetto prese il nome di X 1/9, appellativo che alla fine resterà all’auto anche dopo, quando verrà prodotta per il grande pubblico.
Nonostante il progetto all’epoca fosse stato fatto trapelare prima del tempo a causa di una carrozzeria artigianale esterna e venendo copiato da Ford, FIAT decise di procedere normalmente senza nemmeno muovere azioni legali contro il colosso americano. L’esordio ufficiale della FIAT X 1/9 arrivò alla fine il 22 dicembre 1972.
Derivata in parte dalla cugina Lancia Stratos, questa auto Targa aveva linee spigolose e aggressive, che quasi ricordavano una Lamborghini. La X 1/9 resta ancora oggi l’unica vettura nella storia FIAT a motore centrale e l’ultima due posti prima dell’arrivo della Barchetta. Rimase in produzione dal 1972 al 1989 e secondo molti è la più bella auto mai prodotta dal marchio torinese. A seconda del motore montato riusciva a toccare una velocità massima di 170 o 180 km/h.
