Questa FIAT ha scritto letteralmente la storia dell’auto. Somigliava ad una Jeep e poteva fare qualunque cosa su ogni tracciato.
FIAT in questi anni ha prodotto diversi modelli che hanno letteralmente scritto la storia dell’auto. In particolare nel campo delle utilitarie. C’è però un modello, che è riuscito nell’intento di diventare iconica pur non rispecchiando i canoni stilistici che hanno da sempre contraddistinto l’azienda torinese.
Siamo all’inizio degli anni ’50 e il Ministero della difesa decide di sostituire le vecchie Jeep lasciare dagli alleati e crea un bando. La realtà però è che FIAT, su suggerimento proprio del Ministero, da tempo stava cercando di creare un modello con 4 ruote motrici ispirato ai veicoli americani.
Alla pubblicazione di tale bando si presentarono Alfa Romeo con la 1900 M e FIAT con la 1101, ovvero la Campagnola. L’azienda di Torino aveva un enorme vantaggio sulla concorrenza avendo sviluppato il modello già da tempo. Nelle prove il mezzo del Biscione, progettato in tutta fretta sulla base di una Land Rover da poco uscita, fece un’ottima figura, m alla fine si preferì la Campagnola per il suo costo contenuto.
All’epoca FIAT spinse tantissimo sul fatto che quell’auto fosse perfetta per gli agricoltori al punto che fu presentata proprio alla Fiera del Levante di Bari del 1951, una manifestazione, manco a dirlo, dedicata al settore agricolo. La versione militare e quella per il pubblico erano praticamente identiche non fosse altro che l’autoveicolo da ricognizione aveva un diverso allestimento della carrozzeria.
Tra alti e bassi la Campagnola è stata prodotta negli anni in svariate versioni che hanno scritto la storia e detiene anche un record. Nel 1951 due di queste auto guidate da Paolo Butti e Domenico Racca effettuarono la traversata Algeri-Città del Capo andata e ritorno in 11 giorni 4 ore e 54 minuti, un record ancora oggi imbattuto. A livello di motorizzazione ha avuto diversi propulsori benzina o diesel. L’auto in questione è rimasta in commercio dal 1951 al 1987.