La FIAT che 50 anni fa poteva fare concorrenza alla Tesla: il progetto spaziale che strizzava l’occhio alla 126

La Casa torinese aveva elaborato una citycar che, a distanza di 50 anni, fa ancora molto parlare di sé. Scopriamo il prototipo futuristico svelato nel 1972.

FIAT, acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino, rappresenta un’icona dell’industria automobilistica italiana e mondiale. Fondata nel 1899 da Giovanni Agnelli, la Casa torinese ha attraversato più di un secolo di storia, segnando il panorama automobilistico con una combinazione unica di innovazione, design e tradizione. Negli anni ’50 e ’60, la FIAT ha creato alcuni dei suoi modelli più iconici, come la 500 e la 600, entrambe diventate simboli della rinascita economica italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale. Queste vetture compatte e accessibili hanno conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo, incarnando lo spirito innovativo e la creatività italiana.

La FIAT che 50 anni fa poteva fare concorrenza alla Tesla: il progetto spaziale che strizzava l'occhio alla 126
Fiat – Allaguida.it

La FIAT con la 500, 600, la Panda hanno riscritto la storia moderna delle city car, e della mobilità urbana con modelli iconici che hanno fatto e fanno grandi numeri di vendite, si pensi che la FIAT 500e è stata la city car elettrica più venduta nel suo segmento in tutta Europa, vantando una quota di mercato del 63% a settembre e del 45% lo scorso anno. Inoltre, il gioiello elettrico della FIAT guida le vendite in Italia con una quota del 29%, in Francia con il 49%, in Germania con il 48% e nel Regno Unito, dove ha la quota più alta all’80%.

La storica city car della FIAT

Ma il DNA “elettrico” di FIAT ha radici nel passato. C’è stato un concept svelato al Salone dell’automobile di Torino nel 1972, l’anno successivo alla presentazione dei prototipi ESV. Era un’auto rivoluzionaria, mentre la sigla progettuale X1/23 venne applicata come uno “studio di forma per vettura da città”. Si trattava di una vettura molto moderna per quanto concerne l’estetica, con paracolpi molto voluminosi, sistemati sia sul frontale che sulle fiancate. Date una occhiata al video Cool ideas.

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All’epoca non trapelarono info sul motore, ma la cosa particolare è che strizzava l’occhio alla tecnologia. Nel 1974 venne svelata un’evoluzione che presentava la trazione elettrica con batterie al nichel-zinco e motore a corrente continua da 13,5 CV. Gli accumulatori, posti nella zona del retrotreno, avevano un peso di 166 kg e permettevano un’autonomia dichiarata di circa 80 km a una velocità massima di circa 70 km/h. La vettura pesava appena 820 kg.

I dati di ingombro esterno erano i seguenti: lunghezza 2,642 m, larghezza di 1,510 m e altezza 1,340 m. La ventilazione nell’abitacolo doveva essere assicurata da un impianto di condizionamento visto che i cristalli laterali erano fissi. Era anni avanti alla concorrenza e alle idee poi partorite dal gruppo di tecnici capitanati da Elon Musk. Come spesso accade, i geni italiani hanno forti intuizioni e anticipano i tempi.

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