Ferrari è molto più di un semplice produttore di automobili. La casa di Maranello rappresenta un simbolo di esclusività e prestigio in tutto il mondo, tanto che non basta disporre di una fortuna economica per possedere una delle sue supercar. La Ferrari, infatti, seleziona attentamente i propri acquirenti, specialmente per i modelli più esclusivi come la LaFerrari Aperta, riservati a una clientela selezionata che possiede requisiti specifici oltre a una grande disponibilità economica.
Un caso emblematico che dimostra l’approccio elitario di Ferrari riguarda Preston Henn, noto collezionista statunitense con una passione sfrenata per le automobili d’alta gamma. Nonostante i mezzi economici e una collezione impressionante, Henn ha trovato un “no” categorico da Ferrari alla sua richiesta di acquistare una Ferrari LaFerrari Aperta, uno dei modelli più ambiti e rari mai prodotti dalla casa italiana.
Preston Henn non era un cliente qualunque. Proprietario di un importante centro commerciale e appassionato di corse, Henn aveva costruito nel tempo una delle collezioni automobilistiche più prestigiose degli Stati Uniti, includendo diversi modelli Ferrari. Il suo desiderio di aggiungere una Ferrari LaFerrari Aperta era legato non solo alla passione per il marchio, ma anche alla volontà di possedere uno dei gioielli più rari della casa di Maranello.
L’esclusiva LaFerrari Aperta è una versione spider della celebre LaFerrari, una delle prime vetture ibride del Cavallino Rampante, dotata del sistema HY-KERS, ispirato alla Formula 1. Questo modello è estremamente limitato, e ogni esemplare viene assegnato a collezionisti selezionati da Ferrari stessa.
La LaFerrari Aperta non è solo un’auto sportiva, ma un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria automobilistica. Dotata di un motore V12 e di un sistema ibrido che sfrutta tecnologie da Formula 1, questa vettura rappresenta il massimo della performance e della raffinatezza tecnica. La produzione della LaFerrari Aperta è stata limitata a poche unità, con il chiaro obiettivo di mantenerne l’esclusività e garantire che solo i più fedeli e selezionati clienti Ferrari potessero aggiungerla alle loro collezioni.
Quando Henn ha manifestato il suo desiderio di acquistarne una, Ferrari gli ha risposto che ogni esemplare era già stato assegnato e che non vi era possibilità di aggiungere un ulteriore modello per lui. A nulla sono serviti i suoi sforzi successivi per convincere la casa automobilistica a cambiare idea.
Determinato a ottenere una LaFerrari Aperta, Henn decise di inviare un assegno di un milione di dollari a Ferrari, nella speranza di convincere il Cavallino Rampante a produrre un’auto su misura per lui. Tuttavia, Ferrari restò ferma sulla sua decisione, respingendo l’offerta. Di fronte all’ennesimo rifiuto, Henn decise di intraprendere una battaglia legale contro Ferrari, accusandola di danno di immagine e chiedendo un risarcimento per la reputazione danneggiata.
La causa venne portata davanti al Tribunale della Florida, ma non ebbe esito positivo per il collezionista. Dopo lunghe trattative e tentativi di risoluzione, Henn decise di abbandonare la causa, anche a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Nel 2017, Henn morì a 86 anni, e la sua battaglia legale contro Ferrari si concluse senza ulteriori sviluppi.
La vicenda di Henn non è unica e dimostra chiaramente la filosofia di Ferrari, che non accetta semplicemente un assegno come garanzia per la vendita dei suoi modelli più esclusivi. Ferrari non vende solo automobili, ma un’esperienza, uno stile di vita e una connessione profonda con il brand. I collezionisti privilegiati che possono permettersi modelli come la LaFerrari Aperta sono spesso clienti di lunga data, che hanno dimostrato nel tempo fedeltà al marchio e passione per le corse.
Per Ferrari, assegnare uno dei suoi modelli più rari non è una semplice questione di guadagno economico, ma una scelta ponderata che prende in considerazione il legame del cliente con il brand e la capacità di rappresentare l’eccellenza Ferrari nel mondo.
Questa filosofia esclusiva di Ferrari è vista da molti come una strategia che alimenta il mito e l’aura di prestigio attorno al marchio. I modelli limitati come la LaFerrari Aperta diventano oggetti di culto proprio grazie a questa selezione rigorosa e alla difficoltà di acquistarli. D’altra parte, però, questa politica limita l’accesso anche a collezionisti disposti a investire cifre straordinarie, ma privi del necessario “curriculum” di lunga data con Ferrari.
Per molti appassionati, questo approccio risulta frustrante, ma Ferrari sembra intenzionata a mantenere questa linea, salvaguardando l’esclusività e il prestigio del brand.
La storia di Preston Henn ci insegna che, per quanto forte sia la passione e la determinazione, ottenere una Ferrari non è un obiettivo accessibile a tutti. Le automobili Ferrari, soprattutto i modelli in serie limitata, rappresentano un traguardo riservato a una cerchia di clienti selezionati, e l’azienda ha piena libertà di decidere chi potrà farne parte.
La vicenda di Henn evidenzia anche il lato umano delle ambizioni di collezionisti e appassionati di automobili, che spesso investono non solo denaro, ma anche emozioni e aspirazioni in oggetti di lusso come le Ferrari. La scelta di Ferrari di mantenere elevati gli standard di accesso ai propri modelli più rari serve a garantire che solo pochi, selezionati e leali, possano vivere l’esperienza di guidare una delle sue opere d’arte su quattro ruote.