La Ferrari che non si poteva chiamare Ferrari, nessuno se la ricorda: era un gioiello dell’ingegneria italiana, ma è finita nel dimenticatoio

Questa Ferrari ha scritto la storia, eppure non ha marchio Ferrari. In pochi la ricordano, ma fu un vero e proprio bolide.

Ferrari oggi è uno dei marchi più importanti a livello mondiale. Eppure tutto è nato dal semplice sogno di un ex pilota che ha deciso di mettersi a fare auto, ma non auto semplici, auto da corsa. Enzo Ferrari, infatti, ha sempre avuto come unico pallino quello di creare vetture da competizione. Naturalmente per pagare i conti di quelle corse, il brand ha cominciato poi a produrre anche vetture da strada.

La Ferrari che non si poteva chiamare Ferrari, nessuno se la ricorda: era un gioiello dell'ingegneria italiana, ma è finita nel dimenticatoio
Ferrari – Allaguida.it

Esistono però ben 2 Ferrari, che non possono definirsi propriamente Ferrari per un cavillo burocratico che ha messo a rischio per anni la prosecuzione di questo glorioso marchio. Siamo nel 1939 e il Drake, dopo alcuni dissidi con il direttore tecnico Wilfredo Ricart decide di abbandonare l’Alfa Romeo dopo 20 anni di sodalizio.

Auto Avio Costruzioni Tipo 815: un modello unico

Purtroppo però Ferrari firmò un accordo che non gli permetteva di usare il proprio marchio per qualunque tipo di attività agonistica per 5 anni. Con il denaro incassato dalla liquidazione dall’Alfa Romeo però il Drake subito mise in piedi una propria azienda: l’Auto Avio Costruzioni, che nacque a Modena il 1° settembre 1939.

Con questo marchio il boss mise in piedi ben 2 vetture spyder costruite con materiale FIAT. Il telaio era della Casa torinese così come il motore, derivato dalla FIAT 508C 1100. Le due vetture rappresentavano lo stesso modello: la Tipo 815. Le biposto in questione realizzate dalla carrozzeria Touring di Milano, presero parte al I Gran Premio di Brescia (XIII edizione della Mille Miglia). Gli equipaggi erano formati da Rangoni-Nardi e Ascari-Minozzi. Fecero una bella figura, ma dovettero cedere il passo a causa di guasti.

Oggi è stata ritrovata una sola di queste due auto: quella appartenuta ad Ascari. Nonostante dal 1943 il Drake cominci poi ad utilizzare il marchio Ferrari, l’Auto Avio Costruzioni è rimasta attiva sino al 1957. Le due vetture sopracitate però restano le uniche Ferrari non Ferrari prodotte dal buon Enzo. Una sorta di esercizio preliminare in vista di ciò che avrebbe poi costruito in seguito. I programmi di Ferrari per l’Auto Avio Costruzioni erano ben diversi, ma alla fine la guerra lo costrinse a non produrre più altre auto.

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