La concept car più assurda di sempre: il dettaglio è incredibile

Avete mai visto un dettaglio simile su un’automobile? Secondo noi è impossibile, ecco la concept car di origine italiana che ha stupito il mondo alla sua uscita…

Ci sono vetture nate come concept car che hanno cambiato per sempre il mondo dei motori, stravolgendo i canoni stilistici delle macchine costruite dopo la loro presentazione. Altre ci hanno provato in modo anche molto creativo ma non sono riuscite a farlo e nel caso di oggi, parere personale, potrebbe essere una vera fortuna, a meno che non vi piaccia guidare in modo molto originale.

Italdesign Oldsmobile
La concept car più assurda (Italdesign) – Allaguida.it

La protagonista di oggi è la Italdesign, atelier fondato nel 1968 da Aldo Mantovani e Giorgietto Giugiaro, nomi di primo piano nel mondo del design delle automobili. La creazione della compagnia italiana risalente agli anni ottanta a cui ci riferiamo è rimasta nella storia per un motivo davvero evidente, basta aprire le suggestive portiere ad ala di gabbiano per capirlo.

Correva l’anno 1986 quando su commissione della casa americana Oldsmobile la nota ditta italiana prese in carico il progetto di una nuova vettura futuristica ispirata alla Ford Maya uscita oltre dieci anni prima. Il progetto doveva coniugare alla perfezione due mondi molto difficili da conciliare come quello delle berline a cinque porte e quello delle automobili sportive!

Dettagli che si notano…

Alla fine quella che venne ribattezzata Oldsmobile Inca si rivelò un interessante punto di incontro tra due mondi: equipaggiata con un notevole motore a quattro cilindri in linea con turbo e 226 cavalli di potenza, la vettura montava numerosi optional che oggi diamo per scontati ma che all’epoca non lo erano affatto.

Pad di controllo
Il volante della Inca, se così possiamo chiamarlo, era il dettaglio più incredibile dell’auto (Italdesign) – Allaguida.it

La vettura montava a bordo un condizionatore per l’aria automatizzato, poggiabraccio regolabili sui sedili posteriori, dei visionari interni di colore grigio…ed uno dei volanti più strani che si siano mai visti nella storia del mondo. Questa bizzarra cloche che potete vedere in foto costituiva realmente il metodo per sterzare ed affrontare le curve a bordo della Inca e spogliava il cruscotto di tutti i principali pulsanti e levette che si trovano solitamente su una macchina.

Il brevetto del volante ideato originariamente dalla giapponese Mazda era qualcosa di mai visto prima: per girare il guidatore avrebbe dovuto inclinare di novanta gradi la cloche nella direzione selezionata un po’ come si fa a bordo di un jet di linea: tutti i comandi dell’auto erano poi posizionati sulle due grosse manopole. Alla fine ovviamente la vettura non venne prodotta in serie ma incredibilmente, qualcosa si salvò: la disposizione dei pedali si trova sulla Lancia Thema che per fortuna ha un volante…tradizionale!

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