L’ultima volta che la casa indiana ha proposto un veicolo del genere, non è finita bene: questa ricorda molto la Fiat Panda ma il paragone regge o si tratta dell’ennesimo clone fatto male?
I più attenti osservatori del mondo dell’automotive si saranno già resi conto di una cosa: sul mercato delle automobili moderno, il grande elefante nella stanza è l’India ossia un paese con un potenziale enorme, una manodopera potenzialmente illimitata e già alcune esperienze importanti nel campo, che possono aver insegnato ai progettisti indiani cosa fare e non fare per costruire l’automobile giusta per conquistare anche l’occidente.
Ad inizio duemila, la casa indiana Tata per esempio ha avuto modo di capire quali sono le vetture che possono fare breccia nel pubblico europeo, anche affrontando un paio di brutte esperienze… ricordate tutti il fiasco della Tata Nano vero? Una vettura così mal progettata, facile da distruggere e brutta che in Europa non è mai arrivata fermandosi ai test di pre produzione, al punto che non ottenne nemmeno il benestare dei crash test per essere venduta.
Altre automobili come la Indica sono andate molto meglio, per non parlare dei SUV e dei fuoristrada che il brand di punta del paese con oltre un miliardo di abitanti hanno schierato nel corso del tempo. Ora però, parliamo del possibile ritorno del fiasco di casa Tata con un aspetto tutto nuovo. Ricorda molto un’utilitaria italiana come la Panda ma davvero stanno pensando di farlo?
Recentemente su Youtube è comparso un video che ha come protagonista quella che viene chiamata Tata Nano Reborn quindi, facendo pensare ad un rifacimento di questo modello non certo esaltante, qualcuno in dirigenza alla casa indiana sta pensando di riportarla in vita. Ma è davvero così? Il marchio non ha imparato proprio niente dai suoi errori del passato?
Per fortuna al momento si tratta soltanto di una concept car grafica realizzata dalla SRK Designs, un gruppo di privati che si divertono ad immaginare automobili per il futuro. Interessante la configurazione a cinque porte e l’aspetto della vettura davvero molto alta che ricorda un po’ la Fiat Panda e un po’ un altro veicolo indiano già in commercio come la Mahindra KUV100, un crossover da città economico e poco conosciuto.
La vettura insomma è soltanto un esercizio di stile ma prova che nonostante il fiasco clamoroso, l’idea della Nano di una piccola utilitaria venduta ad una miseria in un paese dove ancora poche persone dei ceti più bassi possono permettersi un mezzo motorizzato continua ad attrarre gli investitori.