La Bugatti è uno dei marchi più amati al mondo e ora c’è una versione indiana che monta un motore davvero pazzesco.
Ci sono delle aziende che hanno modo di dare vita ad alcune delle moto più belle e potenti di sempre, con la Bugatti che ha saputo alzare il livello sempre di più anche per le supercar. Un marchio quello transalpino che si è lanciato in una serie di eccellenti modelli, con tante nazioni che hanno però cercato di ripercorrere la sua tipologia di vetture.
Una delle migliori vetture mai progettate in casa Bugatti è senza ombra di dubbio la Veyron, un colosso che si presenta con delle dimensioni imponenti, con la lunghezza che è di 447 cm, la larghezza da 200 cm e l’altezza da 123 cm. Il peso complessivo è di 1880 kg, con il suo punto di forza che naturalmente è il motore.
Si tratta infatti di un W16 da 7993 di cilindrata che dà modo di erogare un massimo di ben 1001 cavalli. Nella variante Super Sport supera ancora di più gli orizzonti, con una pazzesca potenza che tocca i 1200 cavalli. Un modello dunque di altissimo livello, ma dall’India hanno saputo cogliere dare forma a una versione incredibile.
Sembra davvero impossibile da credere, ma in India c’è chi ha saputo costruirsi la sua Bugatti Veyron particolare e unica partendo da un comune modello come la Maruti Suzuki Esteem. Da un punto di vista estetico la ricorda tantissimo, il fatto però è che il motore che utilizza è ben diverso, dunque non può raggiungere vagamente le stesse prestazioni.
Con questa vettura infatti si ha modo di avere a disposizione un 4 cilindri da 1300 di cilindrata, con la produzione che è derivata dalla volontà di stupire tutti da parte di un quarantenne indiano, ovvero Shanawaz Khan. Ci sono voluti ben 18 mesi di duro lavoro per poter arrivare alla tanto attesa soluzione finale, con la Maruti Suzuki Esteem che non si era mai vista così.
Di sicuro queste decisioni fanno sempre molto discutere, considerando come questi modelli sono esteticamente eccezionali, ma i puristi hanno bisogno di modelli da alte prestazioni. Il motore è ciò che fa la differenza, dunque avere una vettura del genere senza il medesimo motore della casa francese lascia l’amaro in bocca. Rimane comunque un grandissimo risultato da parte di Kahn che ha dato vita dunque a una supercar partendo da una vettura classica.