L’esordio di Kimi Antonelli nella massima categoria del Motorsport è stato condito da sorpassi e un risultato finale sorprendente dopo le pessime qualifiche.
Vi sono piloti che sono destinati a grandi imprese. Oggi un driver italiano ha dato un senso alla sveglia all’alba di milioni di fan che hanno assistito alla prima tappa in Australia. Se la Rossa ha faticato tantissimo a tenere il passo dei competitor, Kimi Antonelli ha dimostrato subito perché ha ricevuto la fiducia di Toto Wolff nel complicato nuovo corso post Hamilton.

Il fenomeno di Stevenage ha lasciato un vuoto, difficilmente, colmabile da un rookie ma Antonelli ha dimostrato di essere pronto alla sfida. La Mercedes ha ammirato una rimonta a dir poco eccezionale, tra una marea di esordienti che, invece, non si sono rivelati essere all’altezza. Il driver emiliano è scattato dalla sedicesima posizione e, oltre a un testacoda, non ha sbagliato più nulla.
Il caos australiano e il suicidio strategico delle Ferrari lo hanno aiutato. L’unsafe release gli ha sottratto una quarta piazza, alle spalle del navigato compagno di squadra, che avrebbe meritato. Già concludere davanti alle Ferrari è sembrato uno smacco. Il quinto posto finale è un ottimo biglietto da visita. A 18 anni partire sul bagnato dalle retrovie su un tracciato ostico come Melbourne è stata una prova piuttosto complessa. Si tratta di una grande notizia per tutta l’Italia dei motori che aspettava un nuovo alfiere dopo il ritiro di Giovinazzi che, comunque, ha ben figurato al volante dell’hypercar Ferrari nel WEC. In F1 i dati sono allarmanti per la Rossa.
I primati di Antonelli
Il bolognese ha marcato il miglior risultato per un italiano all’esordio dal 1970. Ignazio Giunti, quarto in Belgio al volante della Ferrari, debuttò con il botto. Kimi è il secondo pilota più giovane della massima categoria del Motorsport (18 anni, 6 mesi e 19 giorni) dietro solo a Max Verstappen (17 anni, 5 mesi e 27 giorni) a marcare punti.

Il campione della Red Bull Racing li aveva registrati in Malesia nel 2015 dopo il ritiro in Australia nell’abitacolo della Toro Rosso. Antonelli è il più precoce nella storia del team Mercedes e dell’automobilismo nostrano. L’ultimo pilota ad aver chiuso nelle prime 5 posizioni al debutto era stato Nasr, quinto in Australia. Antonelli può fare, decisamente, meglio in F1 rispetto al brasiliano che corse appena 40 GP, spalmati in 2 annate al volante della Sauber. La Mercedes sembra una discreta vettura ma Cina e Giappone daranno maggiori risposte sui valori tecnici.