In arrivo una naked sportiva dall’alta tecnologia e dal prezzo competitivo. Kawasaki prende d’assalto il segmento.
Aggressiva nell’estetica e nella sostanza grazie ad una cilindrata alta. E’ la riproposizione di un modello lanciato nel 2003 e da subito entrato nel cuore degli amanti delle moto nude. Apprezzato da un pubblico molto ampio sin dal momento del suo lancio, ha cambiato e plasmato il segmento a cui appartiene. Quattro scarichi, cerchi bicolor e linee squadrate vanta un prezzo piuttosto interessante che la rende particolarmente competitiva sul mercato.
Per chi ha voglia dunque di godere di un mezzo che si comporta bene su asfalto e non teme di muoversi sul medio chilometraggio la soluzione proposta da Kawasaki è quella perfetta. Curata nelle finiture e dalla ricca dotazione, anche se non garantisce performance da cruiser si difende bene e soprattutto fa divertire chi è in sella sia che il guidatore sia un esperto, sia che stia muovendo i primi passi.
Con la Z900 Kawasaki alza l’asticella delle naked. Venduta a 9.900 euro se si sceglie la versione di base con livrea nera e a 250 euro in più se si punta invece sulle altre colorazioni, è fruibile anche in un allestimento più completo, la SE, che, come tale, richiede una spesa maggiore che arriva a toccare i 12.240 euro. In aperta competizione con le cinese Hornet 1000 e la Yamaha MT-09, sfoggia tanta elettronica e tanti aiuti al conducente a partire dall’ABS Cornering per arrivare al controllo di trazione disattivabile.
Dotata inoltre di quattro mappature, una delle quali regolabili e quick-shifter bidirezionale, vanta pure un display da 5 pollici con navigazione curva per curva e il controllo vocale in italiano tramite interfono. Particolarmente reattiva sotto il profilo dell’erogazione, il suo motore quattro cilindri parallelo raffreddato a liquido da 948 cc riesce a scaricare sull’asfalto fino a 124 cv.
Tra le novità che si possono trovare citiamo le gomme Dunlop Sportmax Q54 che implementano senza dubbio la performance, l’illuminazione full LED e le sospensioni regolabile in compressione e precarico. Degna di nota è la scelta di adottare il manubrio in alluminio dal corpo più voluminoso; chi poi si indirizza verso la SE può usufruire del monoammortizzatore Ohlins, la forcella della Showa e le pinze dei freni radiali targate Brembo di colore verde come il telaio. La moto sarà acquistabile da fine febbraio.