Nuove tensioni tra Stellantis e il Governo, con le accuse reciproche che fanno discutere e che fanno tremare.
Per fare in modo che ci si possa trovare nelle migliori condizioni possibili per i lavoratori, diventa necessario fare in modo che il Governo e le principali imprese abbiano modo di collaborare. Stellantis e il Governo italiano non stanno vivendo un periodo idilliaco negli ultimi anni e ci sono delle tensioni evidenti.
Il settore automobilistico è uno dei più importanti all’interno dell’economia internazionale, anche perché molto spesso è una splendida cartina tornasole di come sta andando l’economia. Si sa che le auto sono un acquisto non primario, ma comunque molto importante, dunque è bene capire quando gli italiani abbiano modo di spendere maggiormente per le quattro ruote.
Inoltre non si deve di certo dimenticare come siano tantissimi coloro che lavorano, direttamente o indirettamente, con i principali colossi automobilistici e l’Italia è una delle nazioni cardine da questo punto di vista. Sembravano essersi calmate le acque tra Stellantis e Governo, ma ora ci sono delle nuove dichiarazioni che sembrano minare ancora le certezze.
Salvini su Elkann:” Dà amarezza”
John Elkann ha avuto modo di presenziare di recente anche al Parlamento italiano, per poter così sottolineare così quali sono i suoi piani futuri per l’Italia. Questi ha spiegato come sia stata determinante la presenza di FIAT e Stellantis per salvare il mondo automobilistico in Italia, ma questa affermazione non è per nulla piaciuta a Matteo Salvini.
“Sentirsi dire che Elkann ha salvato l’auto in Italia dà amarezza. Non è l’unico colpevole del disastro, perché tutti quelli che hanno seguito l’euro follia del tutto elettrico sono complici dell’arrivo delle auto cinesi sul mercato. Però sicuramente lezioni da Elkann gli italiani non le possono prendere”. Questo l’attacco di Salvini, come è riportato da Ansa, nei confronti del numero uno di Stellantis.
Accuse molto pesanti e che mettono anche in evidenza la totale mancanza di fiducia nei confronti di un’Unione Europea che in questi ultimi mesi si è rivelata fragile come forse mai si era visto prima. Sarà importante cercare di cooperare tra le varie parti, perché tutte queste tensioni fanno male al settore e di conseguenza mettono a rischio migliaia di posti di lavoro di cittadini che non hanno di certo alcuna colpa per ciò che sta accadendo, con Stellantis che ora sembra aver preso anche una rotta diversa.
