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Il nuovo Jeep Wrangler pickup 2019 ha finalmente un nome. Sembra dai rumors, infatti, che si chiamerà Jeep Scrambler 2019. Nel frattempo è stato immortalato in una serie di foto spia, che lo ritraggono sia durante lo svolgimento dei canonici test su strada che in alcune immagini dei disegni CAD di aulcuni particolari. A quanto sembra, la costruiranno davvero. La maggior parte delle foto spia ritraggono un muletto che sta accumulando chilometri sulle strade americane, in vista del debutto ufficiale che potrebbe avvenire tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Sarebbe una bella svolta per il marchio americano. Pensate che correva l’anno 1992 quando venne prodotta l’ultima versione di un pickup a marchio Jeep. Era la Comanche, una variante del SUV compatto Cherokee. Il ritorno di Jeep in questo mercato molto fiorente negli USA sarà segnato da un modello che cerca di puntare molto sui valori tipici del costruttore.
Da allora la Chrysler cambiò strategia e fece sparire questa forma di carrozzeria, popolarissima negli Stati Uniti, dal listino Jeep. La Comanche venne sostituita dalla Dakota, che però portava il marchio Dodge e, successivamente Ram. Contemporaneamente, le voci su un nuovo veicolo di questo genere col caratteristico muso Jeep si sono rincorse con periodicità fissa, mai cessate e mai concretizzate.
Ma ora sembra che i tempi siano maturi per un ritorno in grande stile della Jeep in questo tipo di mercato, cioè quello dei pickup di dimensioni medie (secondo gli standard americani). Tuttavia non è un progetto immediato. Poiché la produzione della nuova generazione della Wrangler, con la quale condividerà telaio e meccanica, dovrebbe avviarsi verso la fine del 2017 nella rinnovata fabbrica di Toledo, Ohio (un investimento di 700 milioni di dollari per FCA). È presumibile che il turno del pickup arrivi non prima della fine del 2018, quindi come modello 2019.
Sarà una vera Jeep a prova di fuoristrada
Alcuni render sono stati creati per immaginare l’aspetto definitivo, mentre le foto spia ci fanno dedurre con probabilità che il frontale e tutta la parte anteriore dovrebbe essere molto simile a quella della Jeep per eccellenza, la Wrangler. Il cassone in bella evidenza sembra essere molto ampio e spazioso, per andarsi ad indirizzare a tutti quei clienti in cerca di spazio in abbondanza. Ma lo vuole fare portandosi dietro le tipiche caratteristiche fuoristradistiche di una Jeep: lo possiamo cogliere dalla notevole altezza da terra, alla quale sarà abbinata la trazione integrale.
Anche per quanto riguarda la meccanica, chiunque può tirare a indovinare a questo stadio di progetto. Una deduzione alquanto banale è che il pickup userà gli stessi motori della Wrangler. Si parla di un 2.0 turbo a benzina da circa 300 cavalli, a cui dovrebbero essere affiancati un diesel 3.0 litri V6 e, forse, una versione ibrida. Per quanto riguarda il cambio, le voci scommettono su un automatico ad otto rapporti. Sembra abbastanza sicuro, in base alle voci che circolano in rete, la presenza del 3.6 litri V6 Pentastar a benzina.
Poiché i nuovi processi costruttivi dell’industria automobilistica consentono di ottenere scocche molto più leggere rispetto a qualche anno fa, ci si attende anche dalla Wrangler un peso nettamente più contenuto dell’attuale; di conseguenza anche la versione a cassone sarà “magra”. Questo soprattutto per risparmiare carburante e diminuire di conseguenza le emissioni, vera bestia nera normativa di tutti i costruttori.
Per quanto riguarda il nome ufficiale i rumors più recenti parlano di “Scrambler”, come già anticipato, ma ci si può anche aspettare qualcosa che deriva dal passato, quindi le denominazioni Gladiator e Comanche sono tra le più probabili in questo senso.