Jeep, decisione ufficiale dell’azienda. Taglio al prezzo, i modelli adesso si pagheranno di meno.
Jeep è uno dei marchi più amati dagli automobilisti, un vero simbolo di eccellenza quando si parla di SUV e fuoristrada tanto da diventare un sinonimo di questo tipo di modelli. Non sorprende dunque che il gruppo Stellantis punti molto sull’azienda, che in passato ha regalato molte soddisfazioni dal punto di vista delle vendite e dei risultati commerciali.
Anche un colosso come Jeep però sta facendo i conti con il momento non troppo felice dell’industria dei motori e più in generale di Stellantis. Gli ultimi dati del gruppo non sono stati dei migliori, inclusi quelli legati all’azienda statunitense. Da un po’ di tempo i numeri di Jeep mostrano un calo nelle vendite, soprattutto legate al mercato statunitense (dove si è registrato nei primi sei mesi dell’anno un crollo del 9%). L’azienda però come detto forte del blasone e del potenziale degli amatissimi modelli della sua gamma ha già studiato una contromossa che possa finalmente invertire la tendenza.
Jeep, mossa anti-crisi
Come rivelato dal CEO Antonio Filosa, Jeep ha già studiato una strategia che possa portare i numeri di vendita del marchio a tornare a crescere, e a raggiungere il traguardo del milione di auto vendute. L’idea di Jeep farà certamente felici i clienti: per risollevare le vendite infatti l’azienda ha deciso di dare un sostanzioso taglio al proprio listino abbassando i prezzi della gamma e mettendo a disposizione più offerte e sconti a beneficio dei clienti. Andare incontro in un momento non semplice economicamente al proprio pubblico può rivelarsi una strategia vincente per affrontare il momento difficile che l’industria delle automobili sta vivendo su scala globale.
Sono previsti anche maggiori investimenti sulla pubblicità per incrementare il bacino di pubblico, ma anche incontri con i concessionari per potenziare la rete locale. Secondo quanto si legge sul portale clubalfa.it, le misure anti-crisi ideate da Jeep starebbero già dando i primi risultati negli Stati Uniti (dove l’azienda ha patito anche lo stop a modelli amatissimi come la versione base della Renegade).
Una crescita importante sarebbe già stata mostrata dai numeri della trimestrale: si sarebbe vista una crescita del 28 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 55 per cento rispetto a luglio. La strada, insomma, sembra tracciata e chissà che non possano presto arrivare buone notizie per l’universo Stellantis.
