Le auto elettriche, nonostante gli econincentivi del Governo, continuano a non convincere più di tanto gli automobilisti italiani: ecco perché.
Le auto elettriche rappresentano il futuro del mondo a quattro ruote, ma nel presente sembrano ancora fare troppa fatica. Nonostante la ferma volontà dell’Europa, pronta a mettere al bando le auto endotermiche vietandone la vendita a partire dal 2035, così come quella dei governi di mezzo mondo che stanno varando incentivi per l’acquisto e anche gli sforzi delle case automobilistiche, ormai concentrate quasi solo sulla produzione di questi veicoli, le vetture green fanno fatica.
Colpa, forse, delle poche stazioni di ricarica in circolazione, dell’autonomia ancora troppo bassa o dei costi, ancora troppo elevati rispetto al corrispettivo a benzina o diesel; fatto sta che gli automobilisti italiani sembrano non sceglierle preferendo altri tipi di alimentazione.
Le auto elettriche non convincono
E’ quanto emerge da nuovo studio dell’ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility) e dalla società di consulenza Bain & Company, che hanno fotografato le tendenze della mobilità degli italiani nel 2023. Dalla ricerca, realizzata sul campione di residenti nelle principali città italiane intervistati nel mese di maggio 2023, è emerso come l’automobile rimanga il mezzo preferito per spostarsi nelle grandi città, con il 72% che la utilizza prevalentemente per uso personale, seguita a distanza dal trasporto pubblico locale. Molto basse, invece, le percentuali di chi utilizza forme di mobilità complementare come car sharing, bicicletta, taxi, monopattini. La mobilità su quattro ruote ha registrato un ulteriore aumento nell’anno in corso, così come quella in bicicletta, scelta dal 15% degli intervistati.
Il dato che fa riflettere più di tutti, però, è quello relativo alle motorizzazioni scelte: sebbene le auto elettriche siano ormai una realtà consolidata, infatti, nei primi 5 mesi dell’anno appena il 3,7% delle vetture acquistate è mossa da una propulsione 100% green, mentre le auto ibride hanno toccato quota 35%, con un 26% di ibride leggere (mild hybrid). Le auto elettriche confermano una leggera preferenza per le metropoli, dove raggiungono una maggiore penetrazione nelle immatricolazioni (4%) rispetto alla media nazionale. Continuano a soffrire al Sud, dove l’elettrico e l’ibrido plug-in, insieme, non superano il 5-6% del mercato. Un divario nettissimo che conferma come gli italiani siano si interessati alla mobilità a zero emissioni, ma con la scappatoia di poter fare rifornimento per non rimanere a piedi; le elettriche, infatti, non sembrano convincere principalmente per la difficoltà di ricarica, la grande incognita che sembra non convincere pienamente gli automobilisti.
Di conseguenza diventa sempre più difficile rinnovare il parco auto circolante in Italia, uno dei più vecchi d’Europa; gli italiani dimostrano una scarsa propensione all’acquisto, dato anche da un quadro economico incerto: nel 2022 6 italiani su 10 hanno deciso di annullare o posticipare l’acquisto preventivato di un’auto. Fattore che si ritrova in maniera decisamente negativa se si guardano i dati sulle emissioni; nei primi 5 mesi del 2023 la media delle emissioni dei nuovi veicoli è salita, rispetto al 2022, da 118,5 gr/km a 120,3 gr/km. Numeri che devono far riflettere sulla necessità, in primis, di installare un numero maggiore di colonnine di ricarica e ripensare gli ecoincentivi visto che gli unici fondi rimasti a disposizione sono proprio quelli destinati alle auto elettriche, le uniche che possono abbassare in maniera drastica la quantità di emissioni inquinanti prodotte dai veicoli che circolano sul suolo italiano.
In questa contesto di incertezza economica e tecnologica per il consumatore italiano, cresce il noleggio, e, nello specifico, quello a lungo termine. Nei primi cinque mesi dell’anno, infatti, il mercato si è mostrato in netta ripresa rispetto al 2022 (+26%), con il noleggio veicoli che ha registrato una crescita del 63%, trainando l’intero comparto automotive e raggiungendo una quota 33% dell’immatricolato nazionale. Le aziende del comparto hanno immatricolato il 30% delle auto elettriche e il 54% delle ibride plug-in. La flotta delle auto a noleggio è composta quindi ora da oltre 1,2 milioni, tutti Euro 6, oltre a ibridi ed elettrici, che può contare su emissioni ridotte rispetto al circolante.