Niente più passeggiate, l’auto rimane il mezzo principale per gli spostamenti: nel post pandemia gli italiani tornano alle vecchie abitudini scegliendo ancora le automobili per recarsi a lavoro o per uscire, preferite ancora ai bus o ai nuovi mezzi della mobilità sostenibile.
A renderlo noto è il rapporto sulla mobilità, gli stili e i comportamenti di mobilità degli italiani” a cura di Isfort, l’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, in collaborazione con il Cnel e con il supporto scientifico delle associazioni del Tpl, Agens e Asstra, che evidenzia come la mobilità pedonale, dopo l’esplosione del 2020, non si conferma tanto che gli spostamenti a piedi nel 2021 scendono al 22,7% del totale, oltre 6 punti in meno rispetto al 2020, e nel 2022 (primo semestre) scendono ulteriormente al 19,7%.
Auto vecchie, ma ancora protagoniste in Italia
L’auto, anche per il 2022, riconferma invece il suo ruolo da protagonista assoluta pur con un parco auto che vede la sua età media aumentare a 12,2 anni rispetto agli 11,8 del 2020. Il totale delle auto circolanti è appena sotto i 40 milioni con un tasso di motorizzazione salito a 67,2 veicoli ogni 100 abitanti (66,6 nel 2020). Il tasso di motorizzazione dell’Italia resta perciò tra i più alti in Europa con un parco circolante di oltre 11 milioni di veicoli che non superano lo standard emissivo Euro 3.
Tra le grandi città il tasso di motorizzazione raggiunge il livello record di 77,3 a Catania (in riduzione di -0,4 punti rispetto al 2020) e scende sotto il 50% solo a Venezia/Mestre, Genova e Milano. Nel 2021, è in riduzione marginale a Firenze, Bari e Catania, in riduzione sensibile solo a Torino (-3,6 punti).