Anche l’Italia si avvicina a un momento di svolta importante per il settore della mobilità. L’intenzione è vietare la vendita di modelli a benzina e diesel entro il 2040. Lo riferisce il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica.
La notizia segna una svolta radicale per il settore dell’automotive, a cui non rimane che investire le sue risorse nella direzione auspicata da Giovannini. “Nel governo stiamo ancora ragionando“, spiega il Ministro. “Ci sono Paesi, come quelli del nord Europa, che hanno fissato il limite al 2030. Altri al 2040. A luglio arriverà l’indicazione della Commissione Europea“, prosegue Giovannini. E sottolinea: “Noi presto decideremo, ma direi che il 2040 è una data limite“.
La decisione non è ancora stata presa, ma tutto fa pensare che è solo questione di tempo prima che la svolta venga ufficializzata. Addio motori tradizionali, anche l’Italia ha intenzione di cavalcare l’onda green e puntare su una mobilità completamente elettrica. In attesa che la Commissione Europea comunichi le sue indicazioni, l’Italia si dichiara pronta a seguire l’esempio di altri Paesi, che stanno definendo le date oltre le quali non sarà più possibile vendere auto endotermiche.
Mentre sul tavolo di governo si discute la questione, i costruttori stanno cercando di accelerare il cambiamento. Nelle ultime settimane sono moltissime infatti le case automobilistiche che hanno deciso di puntare ulteriormente sull’elettrico con annunci ufficiali di fine produzione delle auto a benzina e gasolio. Soltanto, settimana scorsa, Audi ha fatto sapere che dal 2026 lancerà solo vetture elettriche, facendo ufficialmente scattare il conto alla rovescia.
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Il ministro Giovannini ha parlato anche del tema del rifinanziamento degli incentivi con l’obiettivo di agevolare il ricambio delle auto. A tal fine, si potrebbero utilizzare quei “20 miliardi di incentivi dannosi per l’ambiente” che ogni anno sono spesi in Italia. Un altro accenno è rivolto alle regole in arrivo sull’utilizzo dei monopattini elettrici.
“Fino allo scorso anno non c’erano statistiche“, ha commentato il ministro. “Solo dagli ultimi sei mesi abbiamo dei dati dai quali emerge il fatto, evidente, che i giovani preferiscono questo tipo di mobilità“, spiega Giovanni, che ribadisce l’importanza di garantire la sicurezza anche dal punto di vista dell’educazione stradale. “Non è banale far rispettare le norme della circolazione a chi viaggia su un monopattino, spesso senza nessun tipo di formazione“, conclude il ministro.