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Dopo il crossover Parcour, l’MPV Clipper e la berlina di lusso GEA, Italdesign si presenta al Salone di Ginevra 2016 con Italdesign GTZero, sperimentazione di granturismo elettrica su pianale modulare, in grado di accogliere anche un’architettura ibrida. E’ il primo esercizio di stile dall’addio di Giorgetto Giugiaro, lo scorso luglio, e il passaggio completo di Italdesign sotto l’egida Volkswagen, sarà anche il primo del post-De Silva.
Filippo Perini ha firmato il design e sottolinea come GTZero voglia essere un omaggio alla storia di Italdesign, proiettato verso il futuro. Tanti i richiami stilistici al passato, dai flap attivi sul cofano che riprendono le soluzioni di Alfa Romeo Scighera del 1997, alle proporzioni da shooting brake, sportività formato famiglia, anticipate in passato con il concept Ferrari GG50, proseguendo con la coda spiovente e il cofano lungo dell’esercizio di stile che fu Daewoo Bucrane nel 1995, oppure, la coda tronca ispirata alla Bizzarrini Manta del 1968, modello che segnò il debutto di Italdesign. Tanta estetica, interpretazione delle forme, funzionale però a un’abitabilità interna modulare come la tecnica. L’abitacolo può assumere la configurazione 2+2, con i sedili posteriori che accolgono due bambini, oppure, 3+1, avanzando la seduta del passeggero anteriore e ricavando tre posti veri per gli adulti. Si accede aprendo portiere a elitra, altra nota caratterizzante il concept.
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Chiaramente è una Italdesign GTZero che, orientandosi al futuro, non può fare a meno di proporre un’architettura con tre motori elettrici, due anteriori da 110 kW ciascuno e uno posteriore da 140 kW, complessivamente 360 kW, per una velocità massima autolimitata a 250 orari e un’autonomia di marcia fino a 500 km, assicurata da batterie installate nel tunnel centrale, integrate perfettamente con il telaio in fibra di carbonio. L’eventuale variante ibrida lascerebbe libero il tunnel per il passaggio dell’albero di trasmissione.
Batterie con sistema di ricarica rapida, in 30 minuti si ottiene l’80% della capacità complessiva, tecnologia già proposta all’interno del gruppo Volkswagen e destinata a trovare sbocco sulle future applicazioni di serie.
Proseguendo con la tecnica, Italdesign GTZero adotta la trazione integrale e le quattro ruote sterzanti, con le posteriori che arrivano a un angolo massimo di 5°.
Avveniristico l’abitacolo, con una plancia caratterizzata dalla presenza di schermi OLED, quattro elementi configurabili e posizionati su tre livelli di profondità diversi, ciascuno con le informazioni ottimizzate per una visibilità immediata. Se, invece, si interviene sulla modalità di guida e si seleziona l’opzione “Pista!”, la profondità variabile viene meno, i diversi pannelli OLED scorrono su un binario e accentrano le info su un unico elemento, davanti al pilota.
GTZero è granturismo elettrica lunga 4 metri e 91 centimetri, alta 1 metro e 27 e con un passo di 2 metri e 87; complessivamente il peso raggiunge i 1.980 kg.