La Giugiaro Namir è una della automobili presentate a Ginevra 2009 con il più ampio bagaglio tecnologico; si tratta di una concept car sviluppata da Italdesign e accreditata come l’automobile ibrida più veloce al mondo.
Una dichiarazione impegnativa che ovviamente gradiremmo vedere dimostrata tra i cordoli di un circuito asfaltato, ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche della Giugiaro Namir che la rendono così speciale.
Il design è una ennesima dimostrazione dell’abilità di Giugiaro nel tracciare con poche linee la sagoma di un’automobile sportiva ricca di personalità e capace di ispirare una grande motricità e dinamismo. L’auto è realizzata con una struttura monoscocca in fibra di carbonio che assicura alla Namir grande resistenza e peso contenuto.
Se la linea è un classico della matita di Giugiaro quello che cela il cofano della Namir è qualcosa di veramente interessante. Si tratta di un sistema ibrido insolito; infatti in luogo dell’ormai consueto propulsore termico abbinato a quello elettrico, troviamo un motore rotativo Wankel da 814 centimetri cubici. Il rotativo è una scelta che ultimamente è stata adottata esclusivamente dalla giapponese Mazda sulle sportive RX e si distingue oltre che per le eccezionali prestazioni anche per una sete di carburante implacabile.
Sulla Namir il Wankel è abbinato a quattro propulsori elettrici posti in corrispondenza delle quattro ruote; questo sistema garantirebbe accelerazioni brucianti, paragonate addirittura alla Dodge Viper, e una velocità di punta di 300 km/h.
Dalla Italdesign ci confortano su un probabile futuro produttivo della Namir, garantendo che non rimarrà un mero esercizio di stile.