Torniamo a parlare di un argomento sempre di attualità: l’inquinamento in generale, con un focus su quello prodotto dalle auto. Non è certo una novità che le vetture vengano demonizzate ogniqualvolta l’inquinamento nelle nostre città salga oltre i limiti consentiti. Sono state indette le zone a traffico limitato, spesso, poi, tornano le famigerate targhe alterne. Ma alla fine il problema si ripropone e tutti questi sistemi apparentemente non portano i benefici sperati. A questo punto sorge spontanea la domanda: possibile che non siano le auto la causa di tutto questo inquinamento?
Non vogliamo parlare di opinioni soggettive, ma di fatti. Il Politecnico di Milano ha condotto una ricerca, esposta al Forum Energia di Milano, che vuole mettere in luce il rapporto che c’è tra l’inquinamento prodotto dai veicoli e quello prodotto, invece, dal riscaldamento delle abitazioni. Secondo questa ricerca il riscaldamento inquina tre volte tanto rispetto alle automobili: tre volte tanto!
Circa il 50% della CO2 ed il 30% delle polveri sottili presenti nell’atmosfera sarebbero proprio dovute alle caldaie. Facendo un’analisi sugli andamenti degli ultimi anni, infatti, il Politecnico ha evidenziato che negli ultimi 20 anni l’inquinamento prodotto dalle auto con motore a combustione interna si sia ridotto del 60%, grazie specialmente all’arrivo sul mercato di nuove tecnologie e motorizzazioni ad alta efficienza. E per quanto riguarda le abitazioni? Pensate che rispetto a 20 anni fa il particolato emesso dai sistemi di riscaldamento delle case è raddoppiato. Basti pensare che il 56% delle abitazioni appartiene alla classe energetica G.
Si stima che se a Milano si rimpiazzasse il 10% delle vecchie caldaie con quelle di ultima generazione, si avrebbero gli effetti di un blocco del traffico della durata di sei settimane.