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Ogni tanto è utile prendersi qualche minuto per osservare i numeri e rifletterci sopra. Le ultime statistiche sugli incidenti mortali, riferite a luglio 2015, rivelano un dato allarmante. Gli incidenti mortali sono tornati ad aumentare, dopo alcuni anni in cui invece si era riusciti a diminuire in modo costante il sangue versato sulle strade.
In quel mese 897 persone sono morte in seguito ad incidenti stradali, contro le 872 rilevate nello stesso periodo del 2014. Tra le cause, oltre a quelle consuete (velocità, cinture non allacciate, stato di ebbrezza), sta diventando preoccupante quella legata alle distrazioni. In particolare, l’uso degli smartphone. Non è più solo la telefonata con l’apparecchio tenuto in mano e appoggiato all’orecchio. Un effetto perverso delle ultime tecnologie è la ripresa fotografica mentre si guida e l’invio della foto sui social network; ultima in ordine di tempo la discutibile e invadente moda dei “selfie“. Scattati, appunto, durante la guida.
Un dettaglio logico: se scattate un selfie mentre guidate e morite in un incidente proprio perché eravate distratti a causa del selfie, non potrete inviarlo su Facebook. Perché sarete morti. Semplice, no?