Le Maserati sono considerate vetture molto solide. Stavolta il crash test è stato di quelli importanti. Ecco cosa è accaduto nella città di Boston.
E’ un attimo aggirarsi nelle metropoli americane e ritrovarsi tra tram e mezzi pesanti che possono rappresentare, in caso di errore, un ostacolo. Negli Stati Uniti tutto ha dimensioni più elevate. Dai camion ai treni e, in caso di impatto con certi mezzi, è difficile poter raccontare la storia. Stavolta l’impatto è avvenuto in un incrocio di Boston tra il mezzo su rotaie ed una Maserati Ghibli.
La berlina a 4 porte della casa del Tridente fu presentata 10 anni fa al Salone dell’automobile di Shanghai. La location non fu casuale perché ai tempi, il brand, facente oggi parte dell’Universo Stellantis, stava tentando un rilancio mondiale. La produzione della lussuosa ammiraglia, però, avvenne in Italia nello stabilimento di Grugliasco, ex carrozzeria Bertone, di proprietà del Gruppo FIAT. Il nome della berlina era un richiamo al passato.
La prima serie di Ghibli era una coupé a 2 porte, realizzata dal 1967 al 1973, mentre la seconda fu proposta dal 1992 al 1996, e vantava 4 comodi posti. L’ultima versione del 2013 si è spinta oltre, potendo accogliere 5 passeggeri. Naturalmente, al di là del nome, diversi componenti stilisti tipici della tradizione del marchio sono stati rispettati, a partire dall’ampia presa d’aria frontale. Presenti le tre iconiche feritoie sopra il passaruota anteriore, mentre il montante posteriore triangolare contenente il simbolo del Tridente dava quel tocco di maestosità in più.
La Ghibli è piaciuta al grande pubblico per quei componenti di sfarzo classico senza dover rinunciare alla sportività made in Motor Valley. Con il cofano allungato che, come vedrete in basso è tornato utile, il carattere della berlina che si atteggia a GT con un passo corto ha lasciato il segno. Punto di forza, naturalmente, il motore 2979 cm³ con 6 cilindri, disposti a V con angolo di 60°, biturbo a iniezione diretta, interamente in alluminio.
La resistenza della Maserati Ghibli
La berlina può fare affidamento su 410 cavalli nella versione più pepata o in alternativa 330 CV. Il motore è stato elaborato dai tecnici Ferrari insieme a quelli di Maserati ed assemblato a Maranello. In sostanza sotto la carrozzeria di una Maserati c’è un Cavallino a trazione posteriore o integrale per il 3,0 litri benzina da 410 CV. Il cambio è automatico ZF a 8 rapporti con la possibilità di divertirsi con la funzione sequenziale delle marce.
La vettura era proiettata al futuro 10 anni fa e già presentava diversi sistemi ADAS di assistenza alla guida. L’abitacolo era caratterizzato dal giusto mix tra elementi classici e soluzioni moderne. Con il restyling del 2017 arrivò anche il nuovo sistema multimediale da 8,4 pollici ed il cruise control adattivo, oltre all’avvertimento di abbandono della corsia e il controllo dell’angolo cieco. Soluzioni hi-tech che impreziosirono anche la Ghibli S che per la Ghibli S Q4. Date una occhiata a cosa è accaduto a questa Bugatti.
La Maserati ha avuto il Top Safety Pick nei crash test condotti dall’ente statunitense IIHS e la Ghibli fu nominata dall’EuroNCAP l’auto più sicura del 2013 nel suo segmento. Guardando le immagini in alto, proposte dal canale YouTube RonsRides, vi renderete conto della solidità della vettura. Nell’incrocio l’auto emiliana è stata centrata dal treno, ma per fortuna ha retto all’impatto e nessuno si è fatto male.
