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Codice della strada

Incidente in retromarcia: chi andava all’indietro ha sempre torto?

Nel caso in cui si faccia un incidente in retromarcia, di chi è la colpa? Non sempre è di chi procede andando all’indietro.

In caso di sinistro in retromarcia, di chi è la responsabilità? – allaguida.it

Quando si parla di incidenti stradali, la manovra in retromarcia è spesso associata alla responsabilità del conducente. Effettivamente, chi esegue questa manovra è tenuto a prestare molta attenzione alla circolazione circostante, per evitare di causare pericoli o intralci agli altri veicoli e ai pedoni. Però non sempre la colpa è attribuibile interamente a chi guida in retromarcia, esistono casi in cui la responsabilità può essere condivisa con l’altro veicolo o persino con un pedone coinvolto.

Il Codice della Strada e la retromarcia: di chi è la colpa in caso di incidente

Incidente tra due auto – allaguida.it

Chi guida in retromarcia dovrebbe procedere lentamente, evitare brusche frenate e mantenere sempre il controllo completo dell’area retrostante. In situazioni di scarsa visibilità, è sempre meglio farsi assistere da altre persone per avere una visuale completa. Ancora meglio, installare una telecamera che possa fornire una visuale chiara del retro del veicolo.

L’articolo 154 del Codice della Strada specifica che chi esegue manovre di retromarcia deve sempre dare la precedenza ai veicoli in movimento normale e non deve utilizzare impropriamente gli indicatori di direzione o effettuare frenate brusche. Negli incroci, nelle curve e nelle aree di scarsa visibilità, l’inversione di marcia è vietata. Queste regole sono fondamentali per garantire la sicurezza durante la guida in retromarcia, ogni violazione potrebbe comportare la colpa in caso di incidente.

Però la responsabilità non è sempre esclusiva del conducente in retromarcia, lasciando aperta la possibilità di un concorso di colpa. In particolare, in situazioni in cui entrambi i veicoli stanno uscendo da un parcheggio contemporaneamente e procedono in retromarcia, la responsabilità dell’incidente può essere divisa in parti uguali.

La Corte di Cassazione, in una recente sentenza (n. 654 del 2021), ha stabilito che la colpa non deve necessariamente essere attribuita interamente al conducente in retromarcia, ma va considerato anche il comportamento dell’altro automobilista. Se il conducente in retromarcia può dimostrare di aver adottato tutte le precauzioni per evitare l’incidente, potrebbe non essere considerato esclusivamente responsabile.

Pedoni e retromarcia: regole e responsabilità

I conducenti sono tenuti a prestare particolare attenzione ai pedoni quando questi attraversano, anche al di fuori delle strisce pedonali. Se un conducente investe un pedone durante una manovra in retromarcia, il pedone ha comunque diritto a una parte del risarcimento, anche se l’attraversamento avviene in zone non segnalate.

Nel caso in cui però il pedone sia in una posizione imprevedibile o pericolosa, ad esempio al centro della carreggiata o in punti di scarsa visibilità, la responsabilità potrebbe essere sia del conducente che del pedone.

In un esempio di concorso di colpa (sentenza n. 18593 del 2019), la Cassazione ha attribuito il 40% di colpa a un pedone che si trovava in una posizione non sicura, in quanto il conducente che procedeva in retromarcia non poteva materialmente vederlo. Infatti, i pedoni devono rispettare le regole e camminare o sostare su marciapiedi e banchine, per evitare situazioni di pericolo. Il mancato rispetto di queste regole può ridurre il risarcimento attribuito al pedone in caso di incidente.

Infine, ti lascio qui un nostro articolo che può sicuramente tornarti utile. Abbiamo spiegato cosa fare quando si fa un incidente, quali prove occorrono e come raccoglierle.

Aurora De Santis

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Aurora De Santis