Incentivi auto, che mazzata per i cittadini: è ufficiale, l’ultima decisione stronca tutti
Gli incentivi auto, negi ultimi anni, sono stati quasi vitali per tutto il movimento dell’automotive. Ingenti sconti promossi dal Governo ma anche dalle case automobilistiche per invogliare i cittadini a cambiare veicolo, a comprarne uo nuovo sfruttando anche la rottamazione.
Una missione duplice: se da un lato c’è stata la volontà di alimentare un settore in crisi, dall’altro è emersa quasi la necessità di “svecchiare” il parco auto circolante sulle nostre strade. Tanti, infatti, i veicoli che hanno più di 10 o 15 anni, addirittura 20 che di certo non hanno i requisiti di sicurezza tantomeno i sistemi che invece hanno in dotazione i veicoli nuovi. E così sono anche più pericolosi.
Nonostante questa accelerazione, i numeri sono ugualmente negativi: il segno negativo è ormai fisso e proprio come accaduto lo scorso mese, anche per quanto riguarda ottobre, con un -9,1% che preoccupa l’intero settore. Una situazione che dev’ssere monitorata, “colpa” anche del caro della vita ma anche dei prezzi delle auto, soprattutto per quanto riguarda le elettriche, la nuova frontiera.
E non vi sono buone notizie per quanto riguarda il settore in vista del prossimo anno. Il Governo ha infatti tagliato gli incentivi per il 2025: i tagli al settore dell’automotive riguarderanno in primis l’acquisto di nuove vetture. La conferma è arrivata dal ministro Adolfo Urso, titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy, in un’interrogazione parlamentare.
“Non hanno avuto effetti positivi sulla produzione gli incentivi per l’acquisto di nuove auto” ha spiegato il ministro. “Ne dobbiamo prendere atto e concentrare le risorse sugli investimenti” ha poi aggiunto svelando di aver firmato “un provvedimento che ha come prerogativa l’apertura di uno sportello nuovo dei contratti di sviluppo dedicato alle filiere nazionali strategiche ed inclusine anche del settore dell’auto“. Uno sportello peraltro finanziato con i fondi del Pnrr.
“La dotazione finanziaria da 500 milioni – ha poi proseguito nella sua analisi – può essere integrata nel prossimo biennio 2025-2027 per far fronte alle esigenze del settore” ha concluso Urso. Addio agli incentivi, quindi, una vera e propria mazzata per l’intero settore. Si può infatti prevedere che caleranno ancora le vendite delle auto nuove, con tanti automobilisti che non procederanno più all’acquisto con l’annullamento dei benefici peraltro concssi dal governo Draghi in poi.