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Incentivi auto, il Governo fa felici gli italiani: decisione storica

In arrivo buone notizie per gli automobilisti che vogliono cambiare auto: ecco la novità allo studio del Governo

Il parco auto italiano, con un’età media superiore agli 11 anni per veicolo, è troppo vecchio. Le auto che circolano nel Paese, infatti, hanno un’età troppo elevata ma soprattutto risultano troppo inquinanti per effetto proprio dell’anzianità.

Arrivano gli ecoincentivi – allaguida.it

Sono tantissime, infatti, le vetture Euro 0,1 e 2 che ancora sono su strada in Italia e, proprio per questo, il Governo sta pensando ad istituire nuove misure che possano favorire l’acquisto non solo di auto elettriche, ma anche di veicoli endotermici più nuovi.

L’idea del Governo per i nuovi incentivi

L’obiettivo principale del Governo, quindi, non è tanto favorire lo sviluppo delle auto elettriche, anch’esse fondamentali per ridurre l’inquinamento prodotto dai veicoli che circolano nel Pese, ma abbassare la soglia di emissioni incentivando l’acquisto di nuove auto, anche benzina, che proprio per effetto delle nuove normative risultano meno inquinanti grazie a nuovi ecoincentivi.

Incentivi auto, il Governo è pronto a cambiare (Elisa da Pixabay – Allaguida.it)

Per questo, il Governo starebbe pensando di rivedere gli incentivi per velocizzare il rinnovo del parco auto. A ribadirlo è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso  intervenendo durante un question time alla Camera, ribadendo in merito agli incentivi destinati al settore automotive che potrebbero esserci presto delle novità per i possessori di auto Euro 0-3. “La sfida che abbiamo davanti è riuscire a individuare una revisione degli incentivi che deve da una parte favorire il passaggio a veicoli più sostenibili ambientalmente e dall’altra incentivare la produzione nazionale. I conti degli incentivi, per il rinnovo del parco auto, fatti fino a ora ci dicono che l’80% è andato ad auto prodotte all’estero e importate in Italia”, le sue parole.

Si va verso una rimodulazione

Ecco quindi che l’idea di una rimodulazione prende sempre più corpo. Tra le ipotesi più accreditate in questo senso c’è quella di spostare una parte dei fondi non utilizzati per le auto elettriche e per quelle plug-in verso il fondo dedicato alle vetture Euro 6, le più richieste, che è andato esaurito da diversi mesi. La scelta degli automobilisti, infatti, è ricaduta quasi interamente sulle tradizionali auto endotermiche più nuove, lasciando in secondo piano le vetture green; un segno evidente della scelta, da parte dei destinatari degli incentivi, di come gli ecoincentivi debbano essere rimodulati per funzionare veramente e permette all’Italia di svecchiare un parco auto tra i più datati d’Europa.

I prossimi mesi, quindi, saranno decisivi con le mosse del Governo che potrebbero indirizzare la produzione delle case automobilistiche, ma soprattutto le scelte dei guidatori, non ancora pronti a sposare l’elettrico – anche a causa della mancanza di infrastrutture – ma pronti ad approfittare di eventuali sconti per acquistare un nuovo mezzo di trasporto.

Matteo Vana

Laureato in Editoria e Giornalismo, ha iniziato a muovere i primi passi con calcio e motori, due passioni delle quali ha fatto un lavoro. Pubblicista dal 2014, ama lo sport, i viaggi e i fumetti

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