Dal 2025 niente più bonus per comprare auto nuove. Lo Stato cambia strategia e sposta i fondi sulla produzione, lasciando gli automobilisti a bocca asciutta.
Le lancette dell’orologio corrono verso la fine dell’anno, e con loro svaniscono le ultime possibilità di accaparrarsi gli incentivi auto. La situazione è già compromessa per molti modelli. Chi sognava un’elettrica pura o una full hybrid può mettersi il cuore in pace: quei fondi sono spariti da un pezzo.
Eppure qualche spiraglio rimane aperto, almeno fino al 31 dicembre. Dopo sarà tutto diverso, con lo Stato che ha deciso di girare pagina e investire sulla produzione invece che sostenere gli acquisti. Un’idea che ha i suoi meriti, e che presenta anche qualche nuova opportunità.
Le carte rimaste sul tavolo
Nei cassetti statali sono rimasti circa 80 milioni di euro. Non sono briciole, ma c’è un dettaglio: questi soldi sono destinati solo alle ibride plug-in. Parliamo di quelle auto che hanno due anime: possono viaggiare sia a batteria che a benzina. Gli sconti fanno gola: chi ha un ISEE sotto i 30.000 euro può risparmiare fino a 10.000 euro. Gli altri devono accontentarsi di 8.000, che non sono comunque pochi.
Il mercato offre diverse soluzioni interessanti. Una DFSK E5 può costare 26.888 euro con gli incentivi, mentre una Mazda MX-30 parte da 28.520 euro. Sono auto moderne che permettono di fare parecchia strada in elettrico. Certo, hanno qualche contro: pesano di più per via delle batterie e spesso hanno bagagliai più piccoli. Ma in cambio danno accesso alle ZTL e garantiscono bei vantaggi fiscali.
C’è poi una strada alternativa, meno battuta ma intelligente: la conversione a GPL o metano. Qui lo Stato gioca una partita un po’ strana: dà 800 euro per il metano e solo 400 per il GPL. Una scelta curiosa, visto che il metano costa ormai un occhio della testa dopo la guerra in Ucraina. Il GPL invece resta conveniente: con duemila euro si converte l’auto a benzina e si risparmia parecchio sui rifornimenti. L’unica scocciatura? Niente parcheggi sotto il primo piano interrato.
I giochi sono quasi fatti. Dal prossimo anno cambierà tutto e i soldi prenderanno altre direzioni. È come se stesse per chiudere un negozio storico: gli ultimi clienti possono ancora fare affari, ma devono sbrigarsi. Chi sta pensando a una plug-in o a una conversione a GPL ha davanti l’ultima occasione. Poi calerà il sipario e gli incentivi diventeranno un ricordo. Come quelle vecchie foto che si guardano con un po’ di nostalgia, ripensando a quando comprare un’auto nuova costava un po’ meno.