Incentivi Auto 2025, colpo di scena: piovono miliardi in aiuto di chi compra al concessionario

Miliardi di incentivi pronti per chiunque acquisti un’auto in concessionario. C’è chi sta esultando dopo un’attesa davvero agognante.

La situazione che sta affrontando il mondo occidentale in merito alla transizione energetica è divenuta alquanto drammatica in questi ultimi anni. Prima erano arrivati gli annunci ufficiali da parte dell’ONU che chiedeva un’Agenda 2030 da rispettare per poter evitare ulteriori disastri ambientali, poi si è passati all’azione. Le pressioni da parte del mondo politico alle aziende non sono state ben accolte da queste ultime e si è creato un vero cortocircuito, in cui di mezzo ci sono finiti gli stabilimenti e gli operai che lavorano al loro interno.

Incentivi auto, nel 2025 arrivano a pioggia
Incentivi Auto 2025, colpo di scena: piovono miliardi in aiuto di chi compra al concessionario – Allaguida.it

Le case automobilistiche non sono riuscite (in taluni casi non hanno voluto) a mettere nei concessionari delle auto elettriche a basso costo e la risposta da parte dei potenziali acquirenti è stata negativa. Di qui, è nata una profonda crisi per alcune di queste multinazionali, le quali hanno spesso bloccato la produzione di modelli che si pensava potessero esser venduti maggiormente.

Spesso, alcuni governi non hanno aiutato molto a poter attuare la tanto attesa transizione energetica, magari tramite delle politiche che stanziassero degli incentivi per poterla compiere. Talvolta è anche capitato che non venisse incentivata per meri punti di vista politici, contrari alle rinnovabili e favorevoli ai vecchi motori endotermici maggiormente inquinanti. Ora, però, qualcosa sta cambiando e i cittadini verranno aiutati maggiormente a poter acquistare la loro auto elettrica sfruttando dei fondi stanziati appositamente dall’Ue.

Incentivi auto, piovono miliardi per questi modelli

Il mercato dell’automotive versa in acque sempre più torbide e per questo motivo la Commissione Europea ha deciso di intervenire. La trasformazione strutturale che sta affrontando l’industria automobilistica europea, per poter abbandonare i motori endotermici troppo impattanti sull’ambiente, ha portato a progettare delle linee guida mai viste in precedenza.

Incentivi auto elettriche, il sogno ora è realtà
Incentivi auto, piovono miliardi per questi modelli – Allaguida.it

Il vecchio continente ha sempre visto l’industria automobilistica come pilastro portante di tutta l’economia che la sostiene. Infatti, ha un fatturato di circa 1.000 miliardi di euro e sono ben 13 milioni i posti di lavoro, diretti e non, che riesce a procurare. La Commissione Europea per incentivare la transizione energetica andrà a stanziare, tramite l’Industrial Action Plan, 50 miliardi di euro per il settore.

Questo piano d’azione si articola su 5 pilastri fondamentali:

  • Innovazione e digitalizzazione, tramite il programma Horizon Europe ci saranno investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare le batterie di prossima generazione, la cybersicurezza dei veicoli e l’accesso ai dati generati da essi. Inoltre, l’Europa punta a divenire leader nel campo dei veicoli connessi, alimentati da software, supportati dall’AI e autonomi;
  • Clean Mobility, punta ad accelerare la transizione verso una mobilità  che abbia come obbiettivo le zero emissioni. La Commissione propone più flessibilità, dal 2025 al 2027, negli standard riguardanti le emissioni di CO2;
  • Resilienza della supply chain e competitività nella produzione di batterie. Criteri di resilienza inerenti agli investimenti, stessi requisiti europei per la produzione di batterie e finanziamenti fanno parte del pacchetto Battery Booster;
  • Accesso al mercato, sicurezza economica e concorrenza leale si potranno raggiungere tramite accordi commerciali e anche tramite partenariati internazionali. In tal modo, sarà necessario e obbligatorio utilizzare degli strumenti di difesa commerciale;
  • Dimensione sociale e competenze, la transizione impatterà significativamente sull’occupazione e anche sulle competenze lavorative. Per poter gestire al meglio il cambiamento nascerà un Osservatorio Europeo per una Transizione Equa, ma anche delle modifiche regolamentari per poter sostenere i lavoratori e lo sviluppo di nuove competenze.
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