Il settore dell’automotive sta attraversando un periodo di grande crisi: per sostenerlo e rilanciarlo ci sono diversi incentivi statali
La crisi dell’automotive è sotto gli occhi di tutti. Sia in Italia che all’estero i crolli delle vendite rispetto al 2023 sono tangibili e toccano praticamente tutti i brand. Post pandemia i costi dei nuovi modelli sono lievitati e i cittadini hanno iniziato a tirare maggiormente la cinghia sull’acquisto dei nuovi veicoli. In questo periodo, infatti, va molto l’usato che infatti ha una richiesta decisamente maggiore rispetto alle auto nuove.
Per cercare di risollevare il settore che sembra entrato in un tunnel di difficile uscita, il Governo ha istituiti nuovi incentivi che andranno a ricoprire l’EcoBonus anche per i prossimi anni. Di certo la volontà è quella di agevolare le auto maggiormente sostenibili, elettrico su tutti.
Incentivi 2024: quali sono ancora a disposizione?
In attesa di sapere di più riguardo a quelli che saranno gli incentivi dei prossimi anni, andiamo a vedere quali sono ancora a disposizione degli italiani in questo 2024. Il fondo per le auto elettriche è stato esaurito in neanche una giornata tanto che le associazioni di categoria hanno più volte chiesto al Governo di rendere disponibili subito i 240 milioni di fondi che rappresentano il residuo della dotazione degli incentivi per l’anno 2024. In quest’ottica nessuna risposta è ancora arrivata e quindi andiamo a vedere quali sono quelli ancora a disposizione.
Collegandosi al sito dell’Ecobonus possiamo osservare che sono ancora disponibili gli incentivi per le vetture che rientrano nelle fasce 21-60 g/km di CO2 e 61-135 g/km di CO2. Parliamo delle Plug-in e delle Euro 6. La dotazione economica a disposizione è ancora piuttosto ampia. Per le PHEV a disposizione ci sono ancora più di 80 milioni di euro, mentre per le Euro 6, 67. Il fondo per le auto elettriche (0-20 g/km di CO2) è andata esaurito, così come quello per le auto usate.
Dal sito dell’Ecobonus possiamo anche notare che ci sono ancora fondi disponibili per chi intende installare impianti di alimentazione GPL o metano sul proprio veicolo. Anche la dotazione economica destinata agli incentivi per taxi e NCC è ancora abbondante.
Per le vetture che rientrano nella fascia 21-60 g/km di CO2, le Plug-in, lo schema è così suddiviso (limite di spesa di 45.000 euro più IVA):
- No rottamazione: 4.000 euro (5.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione Euro 4: 5.500 euro (6.875 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione Euro 3: 6.000 euro (7.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
- Rottamazione fino a Euro 2: 8.000 euro (10.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
Per le Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 (limite di prezzo 35.000 euro più IVA), troviamo:
- No rottamazione: nessun incentivo
- Rottamazione Euro 4: 1.500 euro
- Rottamazione Euro 3: 2.000 euro
- Rottamazione fino a Euro 2: 3.000 euro
Per le ISEE sotto i 30.000 euro sarà possibile accedere al contributo anche con la rottamazione di un’auto Euro 5. Tuttavia, il bonus sarà di 5.000 euro per una Plug-in.