Dopo un periodo di relativa calma, nel primo quadrimestre 2023 i prezzi dell’assicurazione auto sono saliti: la mazzata sta per arrivare
Fare i conti a fine mese e accorgersi che la coperta è sempre corta. Succede in genere alle famiglie italiane, ancora di più a quelle che devono affrontare anche la spesa per l’assicurazione auto.
Se nel periodo della pandemia e anche nei mesi successivi, per cause oggettive, il prezzo della RC Auto in Italia era andato in calo ora invece il trend è cambiato. Se ne stanno accorgendo tutti quelli che la devono rinnovare o ne devono aprire una nuova, con rincari generalizzati che in alcuni casi hanno il vero sapore della batosta.
Ma se l’assicurazione è un obbligo e nessuno si può sottrarre al pagamento (così come nel caso del bollo auto annuale), quali sono gli automobilisti italiani più penalizzati? E quali sono invece i trucchi migliori, ma soprattutto legali, per gare di meno senza incorrere in multe e controlli che possono portare anche al fermo dell’auto?
La situazione in Italia è evidente, certificata anche nei dati raccolti da chi se ne occupa tutti i giorni per mestiere. Come l’Osservatorio Assicurazioni Auto di Facile.it che ha messo nero su bianco le spese degli automobilisti italiani, In generale è una mazzata, con alcuni casi limite importanti.
Prezzi per l’assicurazione auto, quali sono gli italiani che pagano di più
Nel mese di aprile 2023 il premio medio in Italia per la RC auto è stato pari a 517,88 euro, in leggerissimo calo rispetto a marzo quando aveva fatto segnare 525,98 euro. Il dato clamoroso però è quello che confronta con lo stesso mese del 2022: un anno fa in media assicurare l’auto nel nostro Paese costava 443,07 euro.
Questo significa un aumento certificato del 16,88% da anno ad anno, mentre negli ultimi 6 mesi la variazione è pari a 11,51%. Ma scendendo nel dettaglio scopriamo anche quali sono gli automobilisti più penalizzati in Italia e quelli che riceveranno una scoppola finanziaria da qui ai prossimi mesi.
Ancora una volta c’è una certezza: la regione più cara in assoluto ad aprile 2023 è stata la Campania con un premio medio di 917,05 euro. A seguire troviamo la Puglia con 590,27 euro e la Calabria con 588,13 euro. Ma non stanno bene nemmeno in Toscana con una media di 554,50 euro, nel Lazio con 527,28 euro e in Liguria con 520,96 euro.
Ma ci sono anche altri numeri allarmanti, quelli relativi alle regioni che hanno fatto registrare gli aumenti maggiori negli ultimi dodici mesi. Pronto a metterti le mani nei capelli? In Trentino -Alto Adige +24,93% rispetto ad aprile 2022, in Basilicata +23,31%, in Liguria +21,86% rispetto ad aprile 2022, in Friuli-Venezia Giulia +21,33% rispetto ad aprile 2022. Paradossalmente in Campania solo +14,84% rispetto ad aprile 2022, mentre la regione con meno aumenti è stata la Valle d’Aosta: premio medio 365,78 euro, +3,88% rispetto ad aprile 2022.
Le cause principali dei rincari? In particolare l’inflazione e l’aumento dei costi relativi alle riparazioni dei modelli incidentati. Due fattori che incidono in modo importante senza che ci sia modo per gli automobilisti di opporsi.
I trucchi legali per risparmiare sull’assicurazione auto: tre modi diversi per pagare di meno
In realtà però ci sono almeno tre modi per difendersi e risparmiare, li vediamo insieme e scoprirai che forse non ci avevi pensato. Il primo consiglio, sempre valido, è quello di confrontare sempre le offerte delle diverse compagnie assicurative, navigando sul web per scoprire la più conveniente per le tue esigenze. Soprattutto quando la tua polizza è in scadenza, prima di stipularne una nuova o di rinnovare un contratto di assicurazione, conoscere il mercato sta diventando sempre più importante.
Secondo trucco, assolutamente legale: chi non usa in modo continuo l’automobile per andare al lavoro, non solo perché in smart working, può puntare sulla RC Auto chilometrica. Un costo legato a quanta strada si percorre, certificato, da affiancare al premio mensile. Il costo varia da compagnia a compagnia e chi resta sotto il limite previsto dal contratto può risparmiare.
Infine la RC auto familiare che deriva dalla legge Bersani del 2007 che introduceva il principio legato all’ereditarietà della classe di merito. Il cliente poteva stipulare un nuovo contratto di assicurazione assorbendo la classe di merito di un famigliare convivente, pagando meno.
Dal 2020 è in vigore la RC auto familiare che estende l’obbligo per le compagnie assicurative di attribuire la classe di merito più favorevole ai componenti del nucleo familiare. Adesso è permesso richiedere il beneficio anche per il rinnovo delle polizze di mezzi già utilizzati in famiglia e non solo per quelli appena acquistati. Inoltre si può estendere il contratto di assicurazione con classe di merito più favorevole anche ad un’altra tipologia di veicolo, come uno scooter).
Per aderire però bisogna rispettare alcuni paletti. La polizza assicurativa da cui si eredita la classe di merito deve essere attiva, non scaduta o sospesa anche temporaneamente. In più il proprietario del veicolo deve essere una persona fisica, quindi non un’azienda o una persona giuridica. Infine proprietario del veicolo da assicurare e quello già assicurato devono coincidere. O comunque il veicolo deve essere intestato a persone presenti nello Stato di Famiglia.