Gli autovelox sono capaci davvero di intimorire tantissimi automobilisti provenienti da ogni dove. Ecco come evitarli.
Fra i congegni più temuti e capaci di allarmare anche l’automobilista meno paranoico ci sono sicuramente gli autovelox. Chiamati a limitare la velocità di un’autovettura nel corso di un tragitto stradale, possono presentare davvero multe salatissime. Sono però di fondamentale importanza, soprattutto quando un guidatore è chiamato ad affrontare i manti stradali più rapidi, oppure se ci si avvicina ad un centro abitato.
Insomma, la loro funzione non è affatto di superficiale valenza. Esistono due tipologie di apparecchi, quelli fissi e quelli mobili. I primi sono collocati sulle strade e non necessitano della presenza delle forze dell’ordine per rilevare infrazioni – o potenziali tali – quelli mobili come i telelaser invece vengono solitamente utilizzati da una pattuglia. Entrambi possono essere rintracciabili in ogni angolo d’Italia. In che modo? In questo articolo cercheremo di capire come fare per sapere dove si trovano e come evitarli; o meglio, come rallentare al momento giusto.
Autovelox, un modo efficace per trovarli: in pochi ne sono a conoscenza
Un modo efficace per scoprire dove trovare gli autovelox ce lo dà il sito web ufficiale della Polizia di Stato, precisamente alla pagina ‘Autovelox e tutor: dove sono?’. E’ infatti possibile scaricare le mappe in PDF che indicano la presenza di questi strumenti di rilevazione automatica della velocità a livello nazionale e per ogni Regione.
Gli aggiornamenti sono settimanali e vengono pubblicati tutti i lunedì. La Polizia rende pubbliche queste informazioni con lo scopo preciso di portare gli automobilisti a moderare l’andatura in auto nel rispetto dei limiti di velocità, ma anche per prevenire gli incidenti. Senza dimenticare, poi, che molti conducenti non sono nemmeno a conoscenza dei luoghi precisi in cui possono trovarsi tali congegni.
Si tratta quindi di un sistema funzionale e utile a tutti. Puoi consultare l’elenco delle postazioni fisse sulle autostrade e sulle strade statali. Ogni settimana troverai la programmazione dei servizi di controllo della velocità con gli autovelox mobili, anche le strade e gli orari sono evidenziati.
Un altro modo per ‘scampare’ agli autovelox
E se non vi basta il sito della Polizia di Stato, molte sono le applicazioni che possono venirvi incontro:
COYOTE: è un servizio collaborativo di assistenza alla guida utilizzabile in Italia ed Europa. Fornisce in tempo reale informazioni affidabili e verificate sul traffico, oltre alla presenza di eventuali imprevisti entro un raggio di 30 chilometri dalla propria posizione. E’ disponibile sia per iPhone che Android. Il suo punto di forza è legato alla collaborazione tra gli automobilisti della community, oltre cinque milioni, che possono segnalare e ottenere informazioni sulla viabilità come limiti di velocità e autovelox (ma non tutor); anche zone a rischio traffico, incidenti e rallentamenti lungo il percorso. Insomma, si tratta di un’applicazione davvero utile.
RADARBOT: app gratuita disponibile sia per Android che per iPhone, segnala la presenza di ogni rilevatore di velocità e consente di ottenere avvisi sul traffico, ma anche in caso di superamento del limite di velocità. E’ disponibile anche una versione Pro che permette di rimuovere tutti i banner pubblicitari (5,99 €).
AUTOVELOX FISSI E MOBILI: le applicazioni valide continuano con questa chicca che è in grado di individuare la posizione esatta degli autovelox fissi e mobili in oltre trenta Paesi diversi. E’ capace pure di segnalare semafori con telecamere, tutor ed eventuali autovelox mobili.
GOOGLE MAPS: si tratta di un’applicazione decisamente più generalista che oggi integra sempre più servizi. E’ stata introdotta, da tempo, anche la funzione di segnalazione degli autovelox.
WAZE: possiamo definirlo come il pioniere delle piattaforme stradali social. Il suo successo è dimostrato dall’interesse di Google, che l’ha comprato nel 2013. Fornisce indicazioni stradali rapide e precise, perché gli utenti condividono informazioni sullo stato del traffico, sulla presenza di incidenti, sul prezzo della benzina, sulla presenza di autovelox e molto altro.
TOM TOM GO NAVIGATION: dieci milioni di utenti dovrebbero bastare a definire tale app, ma se così non è, allora vi diciamo che è presente la funzione di segnalazione degli autovelox e tutor, attivabile manualmente tramite geolocalizzazione attiva.
VIAMICHELIN: tra le tante funzioni di tale applicazione, non si può scordare il Foglio di Viaggio. Quest’ultimo ci permette di avere tutte le informazioni sul percorso che andremo ad affrontare. Ci mostra un elenco di indicazioni stradali che dobbiamo seguire in ordine cronologico; senza dimenticare i limiti di velocità da rispettare e la presenza degli autovelox.
Autovelox, sanzioni da evitare: cosa devi sapere a riguardo
Il motivo per cui vanno evitate velocità strampalate sta chiaramente nel valore della multa che in caso contrario subiremmo, oltre che chiaramente nella sicurezza nostra e di chi ci sta intorno. Secondo l’articolo 142 del Codice della Strada, la multa con autovelox – fisso o mobile che sia – dipende dall’eccesso di velocità rilevato; se si superano i 10 km/h rispetto al limite, si applica una multa che varia dai 42 ai 173 euro. Dai 10 ai 40 km/h superiori, invece, dai 173 al 694.
Da 40 a 60 km/h oltre il limite consentito la multa va dai 543 ai 2170 euro, con tanto di sospensione della patente da uno a tre mesi. Oltre 60 km/h in più del limite, invece, la multa va dagli 845 ai 3382 euro: immancabile la sospensione della patente da sei a dodici mesi. Tanto fa anche la gravità della sanzione; si rischiano anche cinque punti decurtati dalla patente (da 10 a 40 km/h oltre il limite consentito) o dieci (oltre 60 km/h).
Per i neopatentati il numero di punti persi è addirittura il doppio. Per quanto riguarda la multa stessa, per arrivare al destinatario ci mette al massimo novanta giorni. Viene considerato il momento dell’avvenuto accertamento come data di riferimento. Anche se molto dipende dalla presa in consegna da parte del servizio postale. La notifica infatti non sempre corrisponde al momento in cui si riceve il verbale.