Un Suv elettrico sta stravolgendo il mercato, imponendo all’attenzione generale un nuovo brand che sembrava destinato a scomprarire.
In pochi anni si è affermato come uno dei brand più promettenti nel settore dei veicoli elettrici, grazie al suo approccio innovativo. Poi le cose sono iniziate ad andare male. Rivian, il marchio fondato negli Stati Uniti nel 2009, sembrava essere già arrivato al traguardo a causa delle grandi perdite, ma le ultime novità danno l’azienda di Plymouth in grande ripresa. E il suo Suv elettrico sembra pronto a imporsi come una delle vetture più interessanti in circolazione.
Rivian è la casa automobilistica fondata nel 2009 da RJ Scaringe, coraggioso ingegnere meccanico laureato al MIT. L’ambizione della società è stata, fin da subito, quella di produrre Suv e pick-up elettrici che fossero performanti, a zero emissioni anche con un design accattivante. La società è cresciuta rapidamente nei suoi primi anni, attirando grandi investitori e venendo etichettata come una nuova Tesla.
Poi, però, le cose si sono complicate. Nonostante le grandi aspettative, e proprio quando stava per lanciare sul mercato il suo nuovo Suv elettrico, l’azienda di RJ Scaringe è stata travolta dalla crisi del Covid-19. Costretta a chiudere gli stabilimenti e a bloccare la produzione, ha dovuto posticipare di molto la realizzazione del pick-up R1T e del Suv elettrico R1S. I debiti hanno iniziato ad accumularsi, arrivando fino a una perdita stimata di 32.000 dollari per ogni veicolo venduto. Ma ora sembra arrivata la svolta.
R1S, il Suv elettrico che sta salvando Rivian
Gli ultimi dati di produzione e vendita raccontano infatti una situazione in netta controtendenza. Nel terzo trimestre dell’anno, Rivian ha prodotto oltre 16.000 veicoli e ne ha già consegnati più di 15.000, superando le previsioni, ferme a 14.000 consegne. Migliorati entrambi i dati relativi al trimestre precedente, quando produzione e consegna si era attestate rispettivamente su 13.992 e 12.640 veicoli.
Una svolta propiziata dalle ulteriori innovazioni fatte dalla casa americana, ovvero il motore elettrico Enduro, di produzione propria, e le batterie con chimica LFP. Ciò ha permesso non solo di velocizzare la produzione, ma anche di abbassare il costo di ogni singolo veicolo sull’azienda. I numeri migliorano, e nei prossimi mesi Rivian si concentrerà sulla produzione del Suv elettrico R1S, molto atteso dagli appassionati e con tante richieste, ma indietro nelle consegne. I problemi del brand di RJ Scaringe non si possono certo dire ancora risolti, ma l’inversione di rotta è ben augurante.