Il nuovo motore Ferrari è un qualcosa di mai visto prima: pronta l’alternativa all’elettrico, di cosa si tratta

Non ci sono solo i motori ibridi od elettrici. Grazie alla Ferrari sorge un propulsore non inquinante frutto di una tecnologia avveniristica, solo dieci anni fa sembrava fantascienza.

La Ferrari si è adattata negli ultimi anni al trend diventato universale e che riguarda il motore elettrico. Ci sono le ibride LaFerrari e Ferrari 296 GTB, che hanno accolto la tecnologia del Kers introdotto in Formula 1 nella stagione 2009.

Ferrari motore ad idrogeno non inquinante come funziona
La Ferrari ha concepito un motore innovativo non inquinante e non elettrico (allaguida.it)

E c’è poi la Ferrari SF90 Stradale, anch’essa ibrida e con propulsore endotermico integrato da tre motori elettrici, con questo bolide che fila che è una meraviglia. Oltre a ciò però, dall’impianto di Maranello è sorta una ulteriore tecnologia, del tutto innovativa e che potrà rappresentare una vera rivoluzione nel mercato dell’auto.

Si tratta infatti di un motore esclusivo Ferrari a basso impatto ambientale. E no, non è un full electric. L’azienda modenese ha recepito la necessità di dovere concepire nuovi sistemi di spinta, differenti da quelli che contemplano l’utilizzo di propulsori a combustione fossile.

E pur continuando la ricerca per rendere più efficienti ed efficaci i motori elettrici, la Ferrari ha scelto di perseguire una strada ulteriore. Anche in questo caso si hanno emissioni ridotte al minimo, per un sistema mai adottato prima nell’ambito della tecnologia per auto stradale.

Che motore a basse emissioni ha ideato la Ferrari?

Si tratta di un motore ad idrogeno, che ha come grande punto di forza quello di non essere assolutamente inquinante. Ciò che viene rilasciato è soltanto vapore acqueo. Sarebbe un sogno avere a disposizione un’auto che non inquina e che non rilascia gas di scarico. Ebbene, grazie a Ferrari, questo sogno sta progressivamente diventando realtà.

Ferrari motore ad idrogeno non inquinante come funziona
Volante di una Ferrari 458 speciale (allaguida.it)

La tecnologia va migliorata, nel senso che ad oggi le infrastrutture necessarie per lo stoccaggio e per la distribuzione dell’idrogeno non sono ancora adatte ad un ambito comune come quello civile. E poi c’è anche un costo di produzione molto più alto rispetto al raffinare il petrolio.

Ma è conclamato come il motore ad idrogeno rappresenti una fonte di combustione pulita. Verosimilmente tra cent’anni, quando noi non ci saremo più, potrebbe diventare questo lo standard per le auto civili. Sarebbe bello. In casa Ferrari tale ritrovato garantisce propulsione ecosostenibile ed anche elevatissime prestazioni.

Inoltre un altro vantaggio del motore ad idrogeno è che lo stesso è più leggero sia di uno a combustione che di uno elettrico (le batterie delle auto elettriche sono pesanti, n.d.r.). Si ha un ulteriore punto in favore del motore ad idrogeno riguardo anche al fatto di occupare uno spazio minore. Perché il motore elettrico ha batterie non solo pesanti ma anche grosse ed alquanto voluminose.

Ci vorrà sicuramente del tempo prima di vedere un motore ad idrogeno montato sulla utilitaria che tutti noi usiamo per andare a lavorare. Ma rispetto anche solo a dieci anni fa ora ci troviamo in un momento storico nel quale questo scenario sembra molto più vicino.

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