Il mondo dei motori continua a regalare sorprese a ripetizione, ed ora nasce una soluzione tecnica mai vista prima. I dettagli.
Sul fronte motori, il mondo intero sta cercando soluzioni alternative alla combustione interna, in modo da garantire una mobilità sostenibile. Certo è che dalla fine dell’Ottocento, quando fecero la loro comparsa i primi motori a scoppio, di strada ne è stata fatta, ed anche parecchia. Al giorno d’oggi, abbiamo a disposizione una varietà impressionante di propulsori, come quelli elettrici, ibridi, ad idrogeno, oltre ai classici benzina, diesel e GPL, con quest’ultimo che sta ora conoscendo una seconda giovinezza.

Secondo i grandi vertici dell’Europa, l’obiettivo deve essere quello di raggiungere in fretta una neutralità carbonica, in modo da poterci spostare in maniera più sostenibile nel prossimo futuro. Con la tecnologia che continua a crescere in maniera esponenziale, è arrivato anche il tempo di un motore che nasce da una stampante 3D, che è stato sviluppato negli USA, e l’innovazione è davvero notevole, con un cambiamento che permetterà di sfruttare questo propulsore in ogni tipo di mezzo possibile immaginabile. Andiamo a scoprirlo nei particolari.
Motore, tutto sul rivoluzionario RL10 che cambia il settore
Ma qual è la tecnologia che sta tanto facendo discutere in questi mesi? Si parla del motore RL10, che debuttò addirittura nel 1962, grazie all’azienda nota come Aerojet Rocketdyne, e negli anni si è occupato di alimentare pezzi di hardware militari ed aiutare le varie astronavi nelle missioni spaziali. Da quel momento in poi, è stato sviluppato con cura ai dettagli, sino alla sua ultima evoluzione, vale a dire l’attuale RL10E-1. Ma di cosa si tratta con esattezza? La rivoluzione sta nel fatto che al suo interno c’è una camera di spinta che è realizzata in rame e stampata mediante una stampante in 3D, divenendo così molto meno inquinante ed anche più semplice.

Ed infatti, viene ridotto del 98% il numero di parti che sono parte integrante della struttura. La progettazione è meno complessa, ed anche il rischio di guasti cala di parecchio. Il motore è per le navicelle spaziali ed è ad idrogeno, ed è stato di recente consegnato alla United Launch Alliance. Inoltre, potrà essere sfruttato per molti tipi di mezzi differenti in futuro, e la NASA lo attuerà sulle sue navicelle spaziali, con tanto di particelle ad idrogeno. Siamo di fronte ad una novità radicale che cambierà il mondo dei trasporti.