Anche quando sei fermo ad un semaforo rosso, non dovresti prendere il telefono: ci sono delle conseguenze molto gravi per questo.
Avvertire la tentazione di usare il telefono in auto è una cosa che capita a tutti. Siamo abituati a essere costantemente connessi, e a volte è difficile resistere all’impulso di controllare le notifiche o rispondere a un messaggio, soprattutto durante momenti di apparente pausa, come quando siamo fermi al semaforo rosso.
In quel breve istante, sembra quasi naturale pensare: “Ho solo pochi secondi, posso dare un’occhiata veloce al telefono”. È una tentazione fortissima, e spesso ci giustifichiamo dicendo che non siamo in movimento e quindi non stiamo mettendo in pericolo nessuno.
Il problema è che, anche in quel momento di stop temporaneo, l’attenzione si sposta immediatamente dallo scenario circostante allo schermo del telefono. Le notifiche dei social, i messaggi di lavoro o anche solo l’ultimo post su Instagram possono sembrare urgenti e richiedere una nostra risposta immediata. Il semaforo diventa quasi un “rifugio sicuro” per scrollare il telefono, ma la verità è che questa abitudine può comunque essere pericolosa.
No all’utilizzo del cellulare in auto, nemmeno in sosta davanti al semaforo rosso
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23331 del 23 ottobre 2020, ha ribadito il divieto assoluto di utilizzare il cellulare mentre si è alla guida, incluso durante le soste ai semafori. Questo significa che l’automobilista può essere multato anche se utilizza il telefono mentre è fermo al semaforo con la luce rossa, senza vivavoce o auricolare.
La questione è nata dall’opposizione di un automobilista che aveva contestato una sanzione per l’uso del cellulare durante una sosta al semaforo. L’uomo si era difeso sostenendo di non essere in movimento, ma la Corte ha respinto il ricorso, confermando che il divieto si applica in qualsiasi circostanza di guida, anche durante brevi fermate.
Secondo la Corte, è irragionevole pensare che un conducente possa utilizzare un dispositivo mobile in prossimità di un incrocio, anche se momentaneamente fermo, perché al ripartire dovrà gestire una situazione di potenziale pericolo. L’automobilista è tenuto a liberare l’incrocio il più rapidamente possibile una volta scattato il verde, e l’uso del telefono durante quel momento aumenta il rischio di distrazione.
L’obiettivo principale di questa regola è garantire la sicurezza stradale, prevenendo comportamenti che possano mettere in pericolo la circolazione e ridurre l’attenzione di chi guida. I dati ISTAT evidenziano una situazione allarmante: ben il 96% degli automobilisti ammette di utilizzare il cellulare mentre è al volante, sia per telefonare che per controllare i social, chattare o inviare messaggi.
L’articolo 173, secondo comma, del Codice della Strada vieta infatti l’uso del cellulare alla guida, a meno che non si utilizzino dispositivi viva voce o auricolari. È però necessario che tali apparecchi permettano al conducente di mantenere la piena capacità di ascolto e non richiedano l’uso delle mani durante il funzionamento. L’unica eccezione riguarda i veicoli delle forze dell’ordine e altri corpi autorizzati.
Inoltre, è bene ricordare che le sanzioni per chi viene sorpreso a usare il cellulare alla guida sono state aumentate. La multa ora varia da 422 a 1.697 euro per la prima infrazione, un aumento rispetto al precedente tetto massimo di 646 euro. Inoltre, la patente può essere sospesa per un periodo compreso tra 7 giorni e 2 mesi, con una decurtazione di 5 punti.
In caso di recidiva entro due anni, le conseguenze diventano più severe: la multa può salire fino a 2.588 euro, con la sospensione della patente fino a 3 mesi e la sottrazione di 10 punti. Queste sanzioni si applicano anche a chi utilizza altri dispositivi elettronici come tablet o laptop mentre è alla guida, strumenti che aumentano il rischio di distrazione.