Il 28 marzo uno sciopero bloccherà l’Italia: accordo saltato, stavolta si fermano tutti e ovunque

Niente da fare per evitare lo sciopero del 28 marzo: le trattative sono saltate ed è stato confermato per otto ore. L’Italia sarà bloccata

Un altro sciopero si prepara a fermare l’Italia: è stato infatti annunciato a livello nazionale, per ben otto ore, il 28 marzo. Le trattative sono state fermate e questo è il risultato. Ormai da mesi questo problema va avanti e, da ambo le parti, c’è insoddisfazione. Da un lato i cittadini che si ritrovano coinvolti nell’ennesimo sciopero, dall’altro i lavoratori che chiedono tutela e diritti, nello specifico per quanto riguarda il rinnovo dei loro contratti. L’obiettivo è riaprire il tavolo delle trattative e costringere la controparte ad accontentarli, anche facendo manifestazioni.

Pronto un altro sciopero che coinvolge tutta Italia: quello dei metalmeccanici
Il 28 marzo uno sciopero bloccherà l’Italia: accordo saltato, stavolta si fermano tutti e ovunque – (Foto Canva) – allaguida.it

La categoria coinvolta, in questo caso, è quella dei metalmeccanici. Ad annunciare lo sciopero, infatti, sono state FIM, FIOM e UILM. Ora sta a Federmeccanica e Assistal valutare se riaprire il tavolo di trattativa. Prima della giornata di mobilitazione ci saranno tre grandi assemblee RSU, che coinvolgeranno migliaia di delegati provenienti da tutto il territorio nazionale. Queste assemblee, previste per il 21 marzo, vedranno la partecipazione dei segretari generali delle tre associazioni che hanno indetto lo sciopero. La volontà sindacale è quella di difendere l’industria metalmeccanica e l’occupazione italiana.

Michele De Palma, segretario generale di Fiom-Cgil, ha dichiarato: “Le 8 ore di sciopero sono un atto di democrazia, un modo per reagire al comportamento ingiusto di Federmeccanica e Assistal: da otto mesi evitano di riprendere il contatto con i sindacati. Il rinnovo del contratto nazionale è fondamentale per proteggere e promuovere il nostro settore, che è fondamentale per l’occupazione, soprattutto in un periodo di crisi come questo”.

Sciopero metalmeccanici, opinioni e reazioni

Anche il segretario della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, ha parlato di come le condizioni salariali attuali siano inadeguate. Le differenze tra le richieste dei sindacati e le proposte contrattuali sono ormai insormontabili, dal suo punto di vista. Uliano sostiene anche che la rottura delle trattative sia un segno di svolta nelle relazioni sindacali, creando un silenzio di quattro mesi, che evidenzia la distanza tra le parti.

FIOM, sciopero metalmeccanici
Sciopero metalmeccanici, opinioni e reazioni – (Foto ANSA) – allaguida.it

Anche il segretario della Uilm, Rocco Palombella, ha voluto aggiungere ulteriori elementi di critica: “La controparte non ha ascoltato le nostre richieste. Al contrario, ha presentato una contropiattaforma, con aumenti salariali fumosi e insufficienti. Il tutto oltre ad altre misure inadeguate per un rinnovo contrattuale che deve essere decisivo per le sfide epocali che il settore metalmeccanico sta vivendo. I 311 euro lordi percepiti negli ultimi tre anni hanno compensato solo in parte la perdita di potere d’acquisto. I salari devono essere un investimento su persone e professionalità, per rendere il lavoro davvero attrattivo”.

Una mobilitazione sindacale che rappresenta, insomma, un punto di svolta per il settore. Da anni è al centro di contrattazioni delicate per questo rinnovo. Non è solo una questione economica, ma anche un elemento fondamentale per la sicurezza dell’occupazione e il rilancio dell’industria, in un contesto globale di crisi e sfide economiche. Tutto ciò ha portato allo sciopero del 28 marzo, che vuole essere un chiaro segnale di quanto i lavoratori del settore siano importanti e determinati a difendere i propri diritti. Sarà certamente un tema che continuerà a far parlare.

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