I ladri rubano una Rolls-Royce in pochi minuti: gli basta solo un’antenna (VIDEO)

Ha lasciato mezza Gran Bretagna a bocca aperta il colpo fatto con una banale antenna. Una RR è stata rubata in mezzo minuto.

Trenta secondi prima era parcheggiata nel viale di casa e trenta secondi dopo non c’era più. No, il malvivente non ha usato una bacchetta magica, ma una antenna per rubare una magnifica Rolls-Royce Cullinan. Si tratta di un modello che, a differenza delle limo, si è diffuso di più per caratteristiche più consone al mercato attuale.

I ladri rubano una Rolls-Royce in pochi minuti: gli basta solo un'antenna (VIDEO)
Rolls-Royce – Allaguida.it

Il trend dei super SUV di lusso è spopolato e anche il brand inglese ha deciso di fare la sua parte. In una industria a ruote alte che ha portato anche Lamborghini, Aston Martin, Ferrari scendere in strada, non poteva mancare una alternativa RR alla storica rivale Bentley. La Rolls Royce fa parte del Gruppo BMW e ha deciso di lanciare il SUV di lusso full-size nel 2018, anticipato dalle foto spia. Cullinan è il diamante grezzo più grande al mondo mai trovato. Con un nome del genere quest’auto non poteva passare inosservata.

La casa britannica ha scelto di lanciarsi nella mischia delle auto di lusso pronte a meravigliare per dimensioni mastodontiche. La Cullinan è lunga 5,34 m e presenta una larghezza di 2,16 m e un altezza 1,83 m. Il design, proprio come le altre sorelle inglesi DBX e Bentayga, non convince i puristi. Si tratta di un’auto squadrata che risulta piuttosto pesante anche in movimento. La zona delle pance e posteriore sembra goffa ma è ampia per ospitare, in pieno confort, dei facoltosi passeggeri che pretendo il massimo.

Per i più esigenti c’è il Cullinan View Suite, con due sedute in pelle e un tavolino da cocktail, per godere di uno spettacolo straordinario. Il bagagliaio ha una capacità di 526 litri, ma con sedili posteriori ripiegati arriva ad oltre 2000. E’ pensata per comodi spostamenti nelle case di campagna di clienti che non hanno problemi di soldi. La Cullinan è costruita sulla piattaforma Architecture of Luxury, condivisa con l’ottava gen della Phantom. Si tratta di una piattaforma in alluminio modernissima, ma con i suoi 2660 kg il peso non è piuma.

Il furto lampo della RR Cullinan

La vettura a ruote inglese è ambitissima anche per la potenza del motore. La Cullinan vola su un super motore V12 bi-turbo, con 6749 cm³ di cilindrata ed una potenza di 571 CV di potenza. L’auto raggiunge una velocità autolimitata di 250 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,2 s e un consumo che arriva a 15 l/100 km. Il minimo dei problemi per gli acquirenti. Quello che sta diventando, invece, un patema è la possibilità che possa essere rubata in pochi semplici passaggi.

 

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Il video postato in alto dalla pagina IG Supercar.fails ha messo in prima piano un furto da fantascienza. Secondo quanto riportato dal quotidiano Sun, un amico del proprietario ha detto che la vittima era sbalordita e devastata dal fatto che il SUV di lusso fosse stato rubato fuori dalla porta di casa. La polizia dell’Essex ha già avviato delle indagini. Per ora la Cullinan non è stata ancora rintracciata. Oramai, grazie a dispositivi elettronici, i ladri non hanno più bisogno di ingegnarsi nel tentativo di scassinare le vetture.

La tecnologia regala comodità ma toglie anche sicurezza. Le bande criminali usano dei dispositivi, come l’antenna che vedete in alto, per connettersi con la chiave del proprietario del veicolo all’interno della casa. A quel punto, una volta connessa, il sistema codificato porta all’apertura dell’auto. I ladri devono solo premere il tasto di accensione keyless e scappare con la refurtiva.

Si consiglia agli automobilisti di conservare le chiavi in ​​custodie sicure o chiuderle in una scatola per bloccare i segnali degli hacker. A volte una dimenticanza può costare cara. Nel Regno Unito sono già 130mila vetture modernissime rubate con questo metodo semplice e veloce. Il 72% delle auto rubate, secondo quanto annunciato sulle colonne del Daily mail, non viene mai recuperato, con sinistri assicurativi che costano al settore circa 1,5 miliardi di sterline all’anno.

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