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Nuova Hyundai Veloster, atto secondo. Al Salone di Detroit 2018 arriva la seconda generazione dell’originale compatta, un po’ coupé un po’ berlina due volumi. Sicuramente un modello diverso dagli altri, perché conserva le portiere asimmetriche: due dal lato passeggero, una lato guidatore. Resta fedele al progetto originale sotto questo punto di vista. Il resto è tutto nuovo, caratteristiche che si scoprono diverse sul design, con i tratti delle altre Hyundai riproposti nei fari e nella calandra. Non manca l’ottimizzazione aerodinamica, con un frontale che sfoggia aperture attive per gestire i flussi al meglio. I fari a led saranno offerti a richiesta e avranno il complemento del sistema High Beam Assist, gestito dalla telecamera frontale, che assicura la massima illuminazione senza accecare gli altri automobilisti. E se l’impostazione e la scheda tecnica di Hyundai Veloster confermano contenuti noti, è sul piano tecnologico, dei sistemi di assistenza alla guida e dell’offerta multimediale che si scopre il netto salto in avanti.
Di serie, tutte le Hyundai Veloster 2019 – l’uscita sul mercato è attesa a metà anno negli USA, la produzione in Corea inizierà a marzo – avranno un infotainment con schermo da 7 pollici, a richiesta potranno montare il display touch da 8 pollici, integrato da una miriade di soluzioni: Apple CarPlay e Android Auto, navigatore satellitare e modalità di split-screen tra musica e mappe, servizi connessi Hyundai Blue Link, ricarica wireless a richiesta. Un infotainment allo stato dell’arte, con lo schermo che replicherà le immagini della telecamera posteriore di parcheggio.
Interni moderni, con un volante molto sportivo, plancia asimmetrica come gli esterni, palette al volante di serie con il cambio DCT 7 marce abbinato a Hyundai Veloster Turbo. Sarà una delle tre versioni proposte, accanto a un aspirato e alla prestazionale Hyundai Veloster N.
I motori di Hyundai Veloster 2019 contano un’alternativa benzina aspirata a ciclo Atkinson, 2 litri da 147 cavalli e 178 Nm, abbinabile al cambio automatico 6 marce, alternativa al manuale 6 marce. Come le altre versioni, il selettore di guida permetterà di scegliere tra la modalità Normal, Sport e Smart, con profili che intervengono sulla risposta dell’acceleratore e del cambio automatico, ad esempio. Parametri che si arricchiscono, nella modalità N Mode, esclusiva di Veloster N, di un controllo elettronico delle sospensioni, che ne irrigidisce la taratura e ne controlla i trasferimenti di carico.
Seconda motorizzazione, Hyundai Veloster Turbo, con il benzina turbo 1.6 litri da 201 cavalli e 264 Nm, in questo caso la trazione anteriore – come tutte le Veloter – è gestita dal cambio 6 marce manuale o doppia frizione 7 rapporti. A scaricare al meglio i cavalli sull’asfalto ci pensa il Torque Vectoring System, che opera sui dati registrati dall’ESC e interviene sui freni per ottimizzare l’ingresso e la percorrenza in curva, riducendo il sottosterzo.
Il comparto sospensioni conta l’anteriore McPherson e il posteriore multilink, abbinati a barre antirollio da 24 e 19 millimetri sui due assi. Passando a Hyundai Veloster N, invece, il motore chiamato in causa è il 2 litri turbo benzina da 275 cavalli e 352 Nm di coppia massima. Sarà sul mercato USA a fine 2018 e offrirà l’alternativa di un differenziale a slittamento limitato per scaricare al meglio cavalli e coppia. Altra differenza, oltre alla veste estetica chiaramente più aggressiva, sta nelle sospensioni sportive a controllo elettronico e nell’impianto frenante con dischi maggiorati.
Non sono stati ancora diffusi i dati relativi alle prestazioni di nuova Hyundai Veloster. Sappiamo, invece, del corredo di sistemi di assistenza alla guida, al top: frenata automatica d’emergenza, assistente al mantenimento della corsia, rilevatore della soglia d’attenzione del guidatore, High Beam Assist sui fari a led (optional) e monitor Rear Cross Traffic per essere avvisati del sopraggiungere di altri veicoli mentre si fa retromarcia, fanno tutti parte – insieme al Blind Spor Monitor – della gamma di soluzioni.
Tra i dispositivi di assistenza alla guida, da segnalare anche il servosterzo elettrico “attivo”: nella marcia su fondi con aderenza differenziata, infatti, il servosterzo è in grado di contrastare la tendenza dell’auto a “tirare” dal lato sul quale le ruote slittano, applicando una sterzata leggera nella direzione opposta, per facilitare il mantenimento di una traiettoria rettilinea.