La Hyundai richiamato 82 mila automobili elettriche vendute in tutto il mondo. Il motivo di questa iniziativa risiede nel fatto che gli accumulatori di energia di due modelli in particolare sarebbero difettosi: durante la ricarica delle batterie potrebbero prendere fuoco.
La casa coreana ha dunque ritirato 76 mila Kona Electric e 6 mila Ioniq Electric dopo che questo problema è stato riscontrato in almeno 15 casi accertati in varie parti del mondo, soprattutto in Corea del Sud ma anche in Canada Finlandia e in Austria.
L’azienda produttrice delle batterie, ovvero la LG Energy Solution, divisione di LG Chem, avrebbe accusato Hyundai di non aver montato correttamente i dispositivi, non seguendo le istruzioni per le celle degli accumulatori e per le batterie. Tra l’altro, già a ottobre erano state richiamate alcune Kona Electric sempre per questo problema, ma Hyundai si era limitata a fare un aggiornamento del software per cercare di tamponare la situazione, ma è un’operazione che evidentemente non ha sortito gli effetti sperati.
Questo richiamo e sistemazione di 82 mila veicoli elettrici potrebbe mettere in seria difficoltà Hyundai, visto che il costo complessivo delle operazioni costerà circa 2 miliardi di dollari.
Sono in corso delle trattative con LG Chem per distribuire i costi tra le due, ma come già detto in precedenza, l’azienda produttrice delle batterie sostiene che sia esclusivamente un errore e un problema della casa coreana in merito alla gestione della ricarica rapida e alla mancata applicazione del protocollo.