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Hyundai ix35 Fuel Cell: la casa coreana presenta il primo car sharing con auto a idrogeno

Auto a idrogeno e car sharing s’incontrano con Hyundai. La casa coreana fornirà infatti 50 esemplari della ix35 Fuel Cell per l’apposita flotta che il gruppo tedesco Linde userà dalla prossima estate per avviare un servizio apposito di utilizzo condiviso dell’auto. La prima fase sarà in Germania, a Monaco; il servizio prende il nome di BeeZero.

Spiega Thomas A. Schmid, direttore esecutivo di Hyundai Europa: “La nuova offerta di car sharing BeeZero è un vero e proprio esperimento di mobilità sostenibile. Grazie alle Hyundai ix35 Fuel Cell, BeeZero non sarà solo il primo servizio di car sharing con auto a zero emissioni alimentate a idrogeno, ma offrirà anche un trasporto confortevole e affidabile per le esigenze quotidiane del pubblico“.

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Gli esperimenti sull’autotrazione ad idrogeno sono in corso ormai da diversi anni. Hyundai è stata la prima ad avviare una piccola produzione in serie di 250 unità, adattando allo scopo il Suv ix35; questi veicoli circolano attualmente in 13 nazioni europee, oltre che in Corea, California e in Canada, a Vancouver. Anche in Italia c’è un esperimento del genere, grazie a dieci esemplari in servizio a Bolzano, appoggiate sull’impianto di produzione dell’idrogeno al centro H2 della città altoatesina. La Hyundai ix35 Fuel Cell viene accreditata di un’autonomia massima di 594 chilometri con un pieno d’idrogeno, avvicinandosi quindi alle auto tradizionali.

Le auto a idrogeno si spostano usando motori elettrici; l’idrogeno è contenuto in un serbatoio ad alta pressione; da qui viene trasferito nelle celle a combustibile, dove viene prodotta l’energia elettrica facendo combinare gli atomi di idrogeno con quelli dell’ossigeno. Questa reazione genera una corrente continua che viene trasformata in corrente alternata da un convertitore e quindi trasferita al motore. L’unico sottoprodotto della reazione idrogeno-ossigeno è vapore acqueo. (la molecola dell’acqua consiste infatti di due atomi d’idrogeno e uno di ossigeno). Di conseguenza non vengono immesse sostanze nocive nell’atmosfera.
Il principale vantaggio delle celle a combustibile invece delle classiche batterie è la capacità notevolmente superiore; questo elimina il grande problema dell’autonomia che invece affligge le auto dove l’energia elettrica è stoccata in batterie.

Il problema è all’origine. Nonostante l’idrogeno sia l’elemento più comune dell’universo, esso non si trova in stato libero. Deve venire estratto da altre sostanze, tipicamente metano, combustibili fossili o acqua (qui attraverso il procedimento dell’elettrolisi). Tutte queste attività richiedono l’uso di altra energia. Perché sia possibile innescare un ciclo completo di energia pulita, l’idrogeno andrebbe estratto usando fonti rinnovabili (sole o vento). Tutto ciò è ancora poco efficiente, molto complesso e costoso. Ma è un inizio. L’evoluzione scientifica e tecnologica ci dirà se e quando si potrà parlare di produzione di massa.

Roberto Speranza

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