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Nuova prova su strada di Allaguida.it, tocca alla Hyundai Ioniq Plug-In. L’attenzione e l’interesse verso le vetture ibride ed elettriche è in continuo aumento, motivo per cui i principali Costruttori stanno investendo parecchio in questo settore. Non è da meno la Casa coreana che ha lanciato da poco una berlina disponibile in tre diverse varianti: elettrica pura, ibrida “classica” a benzina ed infine ibrida plug-in. Dopo averla provata nelle prime due versioni, ci siamo messi alla guida della ricaricabile per saggiarne pregi e difetti, e capire in che condizioni risulta migliore dell’ibrida senza presa di corrente oppure della variante spinta solamente dal motore elettrico.
Hyundai IoniQ Plug-In esteticamente è praticamente identica alla variante Hybrid, rispetto alla quale si differenzia proprio per la presa di corrente collocata sul passaruota anteriore sinistro.
Ritroviamo quindi la carrozzeria da berlina due volumi e mezzo caratterizzata da una linea aerodinamica che evidenza il gran lavoro svolto dai progettisti della Casa coreana al simulatore ed in galleria del vento (il Cx è di soli 0.24). Grande impatto estetico quindi, che però come rovescio della medaglia va a ridurre parecchio la visuale al posteriore, dove troviamo un lunotto molto inclinato e diviso in due dallo spoiler. Di serie comunque i sensori di parcheggio, sia anteriori che posteriori, per semplificare le manovre.
La vista frontale è allineata all’attuale family-feeling di Hyundai. E’ caratterizzata quindi dalla grande mascherina trapezoidale, impreziosita da listelli orizzontali cromati ed unita ai gruppi ottici bi-xeno. Piacevole la vista laterale, dove saltano all’occhio lo spoiler posteriore e la nervatura che collega i passaruota. Aerodinamico anche il disegno dei cerchi in lega da 17 pollici.
Sbirciando la scheda tecnica, scopriamo che Hyundai IoniQ misura di dimensioni 4 metri e 47 centimetri da paraurti a paraurti, 1 metro ed 82 in larghezza e solo 1 metro e 45 centimetri in altezza. Il passo di 2 metri e 70 ha consentito di ricavare un abitacolo spazioso.
Se nella variante ibrida standard il bagagliaio offre una capacità di carico più che discreta, la versione Plug-In costringe a qualche sacrificio a causa del pacco batterie maggiorato. La capacità del baule scende quindi a 341 litri con i sedili posteriori in posizione d’uso, aumentabili fino a 1401 litri abbattendo gli schienali posteriori.
Accomodandosi nell’abitacolo della Hyundai IoniQ Plug-In si resta colpiti dal design della plancia e dagli interni: moderni e senza fronzoli. Il cruscotto si presenta infatti molto pulito nelle linee. La consolle centrale è dominata dallo schermo touchscreen da 8 pollici del sistema di infotainment dotato di navigatore TomTom e connessioni Apple CarPlay ed Android Auto. A lato di esso trovano posto due bocchette del sistema di climatizzazione automatico bizona. Chiare le informazioni leggibili sugli schermi a colori del quadro strumenti digitale. Quest’ultimo cambia la grafica a seconda della modalità di guida selezionata.
Generalmente curate le finiture e buona la qualità dei materiali utilizzati per i rivestimenti. Non mancano purtroppo alcune pecche, come ad esempio la mancanza di illuminazione nel cassetto portaoggetti di fronte al passeggero anteriore.
Bello il volante a tre razze con parte inferiore appiattita: sembra quello di una sportiva e dona grinta all’abitacolo.
Hyundai IoniQ Plug-In è spinta dal motore 4 cilindri aspirato 1.6 GDI da 105 cavalli ad iniezione diretta di benzina. Studiato appositamente per l’accoppiamento col motore elettrico, questo propulsore vanta un rendimento termico ai vertici della categoria (gli ingegneri Hyundai lo dichiarano pari al 40%). L’unità a corrente ha 45 kW di potenza (pari a 61 cavalli) ed è accoppiato ad un pacco batterie agli ioni polimeri di litio con una capacità di 8,9 kWh. L’autonomia massima dichiarata in modalità zero emissioni è pari a 63 km, mentre le emissioni di anidride carbonica ed il consumo medio dichiarato nel ciclo misto sono pari rispettivamente a 26 g/km e 1.1 l/100 km.
L’elevata efficienza garantita dal sistema ibrido Hyundai è merito anche dell’innovativo ECO Driving Assistant System. Una sorta di assistente alla guida efficiente, corredato di Sistema Predittivo di Ricarica Batterie.
Tre gli allestimenti a listino per la Hyundai IoniQ Plug-In: il base Classic (disponibile solo nella variante Hybrid), l’intermedio Comfort ed il top di gamma Style. Ottima per tutti la dotazione di serie, che include l’immancabile garanzia 5 anni chilometraggio illimitato.
Partendo dal Classic, troviamo di serie sette airbag, sistema di frenata automatica d’emergenza, sistema di mantenimento automatico della corsia, luci diurne a Led, specchietti retrovisori elettrici e riscaldabili, cerchi in lega da 15 pollici, climatizzatore automatico bi-zona, due programmi di guida (Eco/Sport), retrocamera con sensori posteriori e assistenza al parcheggio, quadro strumenti Lcd da 4.2 pollici.
A questa dotazione, l’intermedio Comfort aggiunge i cerchi in lega da 17, fari bi-xeno, luci di posizione e posteriori a Led, quadro strumenti da 7 pollici, avviamento tramite Start Button.
Il pluriaccessoriato Style aggiunge ulteriormente l’allarme di traffico in attraversamento posteriore, il monitoraggio degli angoli ciechi, sensore pioggia e sbrinamento, sensori di parcheggio anteriori, caricatore wireless per smartphone, navigatore su display touch da 8 pollici più aggiornamenti TomTom Live per 7 anni, connessioni smartphone Android ed Apple.
E’ finalmente arrivato il momento di salire al volante della nostra Hyundai Ioniq Plug in e di cominciare la nostra prova su strada. Gli interni sono i soliti di Ioniq, già testata nella versione ibrida ed elettrica. Comodo il posto guida, facile trovare la posizione del sedile che si rivela molto avvolgente. Ricordiamo che è omologata per 5, a differenza della rivale Toyota Prius che è solo da quattro posti. La differenza rispetto alla versione senza motore termico è che le alette dietro al volante servono per cambiare le marce, mentre nell’elettrica ha altre funzioni. Accendiamo il motore e partiamo.
Subito ci sentiamo a nostro agio al volante della Hyundai Ioniq Plug-in: è una vettura facile da guidare, molto fluida e intuitiva. In città è silenziosissima, mentre sulle strade extraurbane, se si preme a fondo l’acceleratore ad esempio in un sorpasso, entra in gioco il motore termico che regala maggiore spinta alla vettura. Naturalmente anche il rumore aumenta, ma senza esagerare. Ottimo lo spunto da 0 a 100 km/h.
Con le ibridi ricaribabili l’obiettivo è quello di andare in elettrico più a lungo, cercando di essere il più parsimoniosi possibili. Da sola Ioniq sceglie il modo migliore per consumare meno benzina e più batteria, regalandoci bassissimi consumi in ogni situazione, anche se in città dà sicuramente il meglio di sé. In sola modalità elettrica si possono fare, secondo la scheda tecnica, 63 km, noi ne siamo riusciti a fare poco più di 50, ma abbiamo fatto anche un piccolo tratto di tangenziale nel mentre.
I problemi della Plug-in sono sempre gli stessi di Ioniq: pedale del freno di stazionamento e lunotto posteriore. Per il resto è una vettura pressochè perfetta, dal bellissimo design, dall’incredibile comfort e facilità di guida. Dipende quanti kilometri all’anno percorrete e da quanto avete vicino una colonnina di ricarica.
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Ibrida:
Hyundai IoniQ 1.6 Hybrid 141 cavalli 6DCT Classic: 24.900 Euro
Hyundai IoniQ 1.6 Hybrid 141 cavalli 6DCT Comfort: 26.500 Euro
Hyundai IoniQ 1.6 Hybrid 141 cavalli 6DCT Style: 29.000 Euro
Ibrida ricaricabile
Hyundai IoniQ 1.6 Plug-in Hybrid 6DCT Comfort: 33.750 Euro
Hyundai IoniQ 1.6 Plug-in Hybrid 6DCT Style: 36.250 Euro
Elettrica:
Hyundai IoniQ EV 28kWh 120 cavalli Comfort: 36.750 Euro
Hyundai IoniQ EV 28kWh 120 cavalli Style: 38.750 Euro