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Horner e quella rivelazione sul suo orologio: i fan Red Bull restano a bocca aperta

Christian Horner è ora il grande team principal della Red Bull che domina il mondiale, ma c’è una storia clamorosa legata all’orologio.

La Red Bull è la squadra che sta dominando in F1 in questo momento, ed uno dei grandi segreti della superiorità è il lavoro di Christian Horner, team principal della squadra anglo-austriaca dal lontano 2005. Pensate che il team di Milton Keynes non ha mai cambiato il proprio numero 1, che è sempre stato lui sin dall’esordio.

Christian Horner in conferenza stampa (ANSA) – Allaguida.it

Il grande capo Dietrich Mateschitz, scomparso lo scorso anno, credette nel manager britannico dopo i successi ottenuti in Formula 3000, decidendo di affidargli la sua squadra in F1. Le prime stagioni furono di studio, ma già dopo un paio di anni fu preso Adrian Newey, il quale progettò una grande auto per il 2009, sfruttando il cambio dei regolamenti.

L’epopea della Red Bull era solo all’inizio, con Sebastian Vettel che dominò la scena dal 2010 al 2013, regalando i primi mondiali a questa squadra. I primi anni dell’epoca power unit, dal 2014 al 2020, non sono stati facili, a causa della scarsa potenza dei motori Renault che equipaggiavano le Red Bull, ma l’accordo con la Honda ha cambiato tutto.

La fiducia in Horner non è mai svanita, e così si è tornati al successo con il titolo vinto nel 2021 da Max Verstappen. Christian è l’uomo che è riuscito a tenere testa ed a battere Toto Wolff, un uomo che anche sul fronte politico sembrava invincibile, ma che si è dovuto arrendere al collega. Ora è emersa una storia incredibile che riguarda un orologio.

Horner, ecco l’assurda storia dell’orologio

Nel mondo della F1 girano molti denari, e la storia odierna riguarda uno strepitoso orologio che appartiene, ancora oggi, a Christian Horner. Il team principal della Red Bull possiede uno splendido Tag Heuer Monza dal valore di 11.000 sterline, che però acquistò quando non era ancora in F1, e che non si sarebbe potuto permettere senza l’aiuto di qualcuno.

Max Verstappen in azione a Monza (ANSA) – Allaguida.it

Questo bell’aiuto arrivò da Bernie Ecclestone, che nel 2004 era ancora al vertice della F1, e che pagava in contanti i successi che venivano ottenuti, anche in Formula 3000. La squadra di Horner correva in questa categoria, e vinse a Monte-Carlo con Vitantonio Liuzzi, con Mister E che versò nelle casse della squadra parecchi soldi. In un’intervista rilasciata a “TalkSport“, il team principal della Red Bull ha raccontato questa assurda storia.

Ecco le sue parole e la scelta di questo orologio: “La storia di questo mio orologio risale a tanti anni fa, al 2004. Avevo una squadra in Formula 3000, che oggi è la Formula 2, ed abbiamo corso la gara a Monaco, vincendola con Vitantonio Liuzzi. A quei tempi, Bernie Ecclestone pagava in contanti per la vittoria, e così ho ricevuto da lui una busta piena di soldi in contanti, ed ho deciso che li avrei spesi per comprare una cosa che mi ricordasse la vittoria. Ero all’aeroporto di Nizza, non potevo permettermi l’orologio Monaco, così optai per il Monza e ne sono in possesso ancora oggi“.

Giovanni Messi

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Giovanni Messi