Harley-Davidson piomba in una crisi nera: arrivano le dimissioni a sorpresa e la guerra interna

Arrivano accuse di cattiva gestione per l’Harley-Davidson che sta vivendo una fase piuttosto negativa. Scopriamo nel dettaglio la complicata situazione finanziaria del colosso di Milwaukee.

La Casa motociclistica statunitense, fondata nel 1903, è una delle due principali realtà motociclistiche americane sopravvissute alla Grande Depressione, insieme alla sua storica rivale Indian Motorcycles. Nonostante la Harley Davidson sia sempre stata considerata come un marchio conservatore, rimasto molto fedele ai progetti tradizionali e raramente incline alle novità, negli ultimi anni, sembra aver optato per progetti più innovativi. Il nuovo registro, con proposte elettriche, ha allontanato uno zoccolo duro di clientela non avvezza ai cambiamenti.

Harley-Davidson piomba in una crisi nera
Il tracollo di Harley-Davidson – Allaguida.it

L’azienda ha pensionato la gamma Sportster in perdita, sostituendola con i modelli della famiglia RevMax, facendo storcere il naso ai puristi. Nuovi mercati, ma anche nuove direzioni amministrative stanno mettendo a dura prova il marchio più iconico di moto mai esistito al mondo. Le vicende interne dell’azienda sono fortemente connesse alla sua storia contemporanea, anche la pandemia da Covid-19 ha fatto la sua parte, e oggi sta vivendo una fase di sicura transizione, che sta facendo vacillare le sicurezze finanziarie oltre che la fiducia e la credibilità di tutti coloro che sono affezionati all’identità H.D..

I problemi dell’Harley-Davidson

L’azienda americana si trova al centro di una crisi che ha visto le dimissioni clamorose di Jared Dourdeville, rappresentante del fondo H Partners Management, che detiene il 9,1% del capitale della società. Vista dall’ esterno sembra la tempesta perfetta: crisi globale del motociclo, espansione della Cina sui mercati, l’annuncio del ritiro del CEO Jochen Zeitz, che ha alimentato le preoccupazioni degli investitori, interrogativi sulla stabilità della leadership e sulle strategie aziendali adottate per il futuro. In più ci sono problemi che vengono dalla stessa famiglia H.D: secondo Dourdeville, “la cultura Harley-Davidson non può sopravvivere senza una presenza fisica in sede”. La cultura aziendale è stata sempre fatta di persone, uomini e mezzi. Il lavoro in smart mal si concilia con una filosofia di lavoro tradizionale.

Crisi Harley Davdison
La crisi di Harley-Davidson – Allaguida.it

E’ un quadro della situazione complesso, che al momento crea più domande che risposte, lasciando con il fiato sospeso gli investitori, anche alla luce dei dazi di Trump, e con file di motociclette depositate nelle concessionarie invendute. L’esigenza di una ristrutturazione aziendale è doverosa per continuare in nome della tradizione ed essere sul mercato globale i N.1!

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