I due piloti, protagonisti di una grande lotta per il titolo nel 2021, non hanno ancora digerito del tutto le ruggini con l’inglese che è tornato a parlare del pilota Red Bull.
Le lotte in pista, in Formula 1, spesso hanno straschichi polemici anche fuori: ne sanno qualcosa Lewis Hamilton e Max Verstappen. I due, infatti, sono stati protagonisti di una grande lotta per il titolo nel 2021 quando l’olandese, dopo una battaglia all’ultima staccata e con un finale decisamente poco chiaro con i fatti di Abu Dhabi a macchiare quella vittoria, conquistò il suo primo titolo di una carriera che lo sta proiettando nella leggenda.
Quell’ultima gara, con Hamilton in testa e la controversa decisione di far entrare la safety car per un incidente concedendo alle auto di sdoppiarsi nonostante il regime imposto dalla vettura di sicurezza, non è mai andata giù al britannico. In quella stagione, però, furono diversi gli episodi di tensione tra i due come, ad esempio, il celebre duello andato in scena a Silverstone.
Proprio la gara di casa dell’inglese, vincente a Silverstone, fu quella che accese del tutto una rivalità che, ancora oggi, non si è spenta. Hamilton, infatti, riuscì a trionfare a Silverstone. Di quel Gran Premio, però, rimase celebre l‘incidente di Verstappen, causato proprio da un contatto con il britannico della Mercedes alla curva Copse, che finì nelle barriere e poi in ospedale per la botta subita mentre Hamilton sventolava la bandiera inglese sul podio.
Un episodio sul quale lo stesso pilota delle Frecce d’argento è tornato a distanza di anni rivendicando la sua esultanza: “In quel momento non pensi a quello che è successo all’inizio della gara, pensi a vivere quello che hai raggiunto e a condividerlo con i tifosi. È stato emozionante, anche se il ragazzo contro cui correvo è finito contro il muro” ha spiegato Hamilton intervistato da Sky Sport. Quel Gran Premio, di fatto, fu la goccia che fece traboccare il vaso. In quell’occasione il duello sportivo tra due grandi interpreti si trasformò in una rivalità sfociata poi nelle polemiche che alimentarono la stagione fino all’epilogo finale.
Il britannico, inoltre, ha ricordato le prime fasi di quella gara sottolineando la necessità, per lui, di “stare davanti a Verstappen. Partii meglio rispetto al sabato, ma anche così alla prima curva era all’esterno. Nelle curve 3, 4 e 5 è riuscito a superarmi, ha allungato il frenata e da lì alla curva 7. Questo è quello che succede nelle corse, può succedere di uscire. Dopo i successivi 10 secondi di penalità ho pensato solo a concentrarmi, abbassare la testa e recuperare. Per me fu un grande risultato”, le sue parole.
Per quell’episodio, infatti, Hamilton venne ritenuto colpevole e punito con 10 secondi. Penalità che non andò ad inficiare però sulla vittoria del sette volte campione del mondo, primo alla bandiera a scacchi con più di 10” sul secondo, il ferrarista Charles Leclerc. Un episodio destinato ad entrare nella storia della Formula 1 e che diede vita alla grande rivalità tra i due, capaci di giocarsi il titolo fino all’ultimo giro dell’ultima gara in un finale decisamente da film con Verstappen a superare Hamilton proprio nei secondi finali di un mondiale da brividi.
Un campionato, come dimostrano le parole di Hamilton,che non è stato dimenticato dal britannico. Il pilota Mercedes non ha mai nascosto il proprio pensiero su quello che considerato un titolo “consegnato” a Verstappen dalla decisione di Michael Masi, allora responsabile di gara. Fu lui, infatti, che decise di far entrare la safety car lasciando alle altre vetture la possibilità di sdoppiarsi concedendo così all’olandese la possibilità di attaccarlo e di portare a casa il primo titolo iridato della sua carriera. Un successo che Hamilton non è ancora riuscito del tutto a digerire.