Il noto giornalista italiano ha gelato i suoi followers: ebbene si, Guido Meda ha rischiato la vita. C’entra il mondo dei motori…
A volte tendiamo a dimenticare che i VIP sono persone in carne ed ossa come noi che, proprio come noi “mortali” possono affrontare situazioni che sono decisamente “normali” per noi altri. Non tutti girano con un autista, non tutti hanno un’automobile super performante o potente che li porta da un punto A ad un punto B quando è necessario e non tutti hanno la fortuna di evitare spiacevoli situazioni quotidiane come può essere un tamponamento o peggio…
Oggi per esempio siamo venuti a conoscenza, tramite un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera di un episodio che ha sicuramente segnato in negativo la vita di Guido Meda. Il noto giornalista classe 1966 ha un grande rapporto con il mondo dei motori avendo commentato per anni eventi importanti legati al Ciclismo ed alla Motocicletta come il campionato di Superbike.
Meda ha inoltre un buon rapporto con Valentino Rossi con cui ha realizzato diversi contenuti per il grande pubblico sportivo quando ancora il pilota italiano correva nella massima serie di MotoGP inanellando un titolo dopo l’altro. Insomma una persona che non ha certo paura di salire su una moto sportiva; eppure, Meda ha avuto un’esperienza a dir poco terrificante proprio in quegli anni.
Guido Meda, il racconto shoccante
Nell’intervista riportata al famoso quotidiano italiano Meda si è aperto parlando anche di momenti non proprio meravigliosi della sua lunga carriera da cronista sportivo; per esempio, ha parlato di un incidente che avrebbe anche potuto costargli la vita. Per fortuna, la cosa si è risolta solo in un grande spavento ma, comprensibilmente a questo punto, è rimasta impressa nella memoria di Meda stesso!
Era il periodo del 2003 in cui Meda commentava eventi sportivi per Italia Uno e in quel periodo, il giornalista amava girare su un grosso scooter di grande cilindrata, un “bombardone” come lui stesso lo ha definito: “Era il 2003, stavo andando in redazione. Viale Forlanini, una signora con una Toyota fa inversione. Si ferma, penso “Mi ha visto” e do gas. Ma una volta vicino, lei riparte“, il racconto shock del cronista tricolore.
Meda ha rischiato di perdere letteralmente la vita in quel frangente: “Per evitarla prendo lo spartitraffico con il guard rail, i cartelli, il marciapiede altissimo. La moto si spacca in due, una metà finisce in fiamme, l’altra su un taxi. Io nel mezzo, sdraiato. Dieci fratture, braccio destro paralizzato e a penzoloni. Per 10 centimetri non ho battuto il collo, altrimenti non sarei qui”. Questa esperienza però ha avuto una conseguenza inattesa sulla carriera di Meda come cronista sportivo.
I piloti infatti iniziarono ad entrare in empatia con lui e a vederlo come “uno di loro”: “La cicatrice sulla clavicola se non ce l’hai sei uno sfigato”, il suo commento in merito. Un episodio dimenticabile insomma ma che ha contribuito solo ad aumentare la sua reputazione nel paddock, dopo tutto!