Ti sei mai chiesto se sia possibile guidare senza mani? La risposta di un giudice chiarirà tutti i tuoi dubbi in merito.
Guidare senza mani è una tentazione con cui prima o poi tutti hanno dovuto fare i conti. Chi non avrebbe mai voluto togliere, anche solo per un attimo, le mani dal volante e rilassarsi lasciando che la macchina andasse da sola? La realtà è ben diversa, e per potere guidare l’auto in sicurezza è necessario avere le mani sempre sui comandi ed essere sempre reattivi e pronti ad intervenire.
Eppure, l’avanzamento tecnologico portato avanti dalle aziende automobilistiche e dai nuovi sistemi di assistenza alla guida, ormai rende questo desiderio un sogno realizzabile. Recentemente, però, un guidatore di automobile era stato citato in giudizio per essere stato visto guidare senza mani, o meglio con le braccia conserte. L’uomo era stato fermato in autostrada e si era dichiarato fin da subito non colpevole del suo comportamento alla guida. Durante il procedimento giudiziario, la difesa del guidatore aveva accettato che l’uomo non avesse effettivamente le mani sul volante, ma è riuscita a dimostrare che potesse tranquillamente farlo, nonostante l’auto fosse in marcia.
Il giudice scagiona il guidatore con le braccia conserte
Il guidatore, infatti, ha spiegato e dimostrato di essere stato alla guida di un veicolo Tesla, e di avere attivato il sistema di assistenza alla guida del pilota automatico dell’auto. Dunque, mentre teneva le braccia conserte, l’uomo stava effettivamente controllando il pilota automatico e l’andamento della guida e della strada. A questo proposito, il guidatore accusato ha fornito al tribunale una spiegazione approfondita e dettagliata del funzionamento del sistema integrato del veicolo.
Durante il processo nei confronti di un uomo – senza precedenti condanne, senza sospensioni della patente e che non aveva superato il limite di velocità – sorpreso alla guida di un’auto con le braccia conserte, il guidatore è stato ascoltato sia dall’avvocato della difesa e sia da quello dell’accusa. Nel primo caso, l’avvocato è riuscito a stabilire che, mentre l’accusato stava guidando l’auto con le braccia conserte, usando il pilota automatico, non era presente traffico e la visibilità era piuttosto buona
Infine, il giudice del processo ha concordato con l’avvocato della difesa per quanto riguarda le definizioni giuro-legali di “guida pericolosa”, che affermano che solitamente deve sussistere un grave rischio diretto nei confronti di un’altra persona. E, inoltre, che il giudice, da una parte, ha creduto vero che l’imputato stesse monitorando il sistema di pilota automatico, seppur con le braccia conserte e non sul volante; d’altra parte, che questo atteggiamento alla guida non poteva rappresentare un diretto rischio per altre persone vista la quantità bassa di traffico.