Secondo uno studio, i sistemi di guida semi-autonoma favorirebbero la distrazione degli automobilisti che svolgerebbero altre attività secondarie.
I costruttori stanno dotando le proprie vetture di sistemi di sicurezza sempre più avanzati e sofisticati in modo da proteggere il conducente e gli altri passeggeri a bordo. Oltre a quest’ultimi, sono stati progettati anche sistemi di guida semi-autonoma. Si tratta di tecnologie attraverso cui la vettura gestisce frenate e accelerazioni, ma anche i movimenti dello sterzo.
L’obiettivo è quello di migliorare la sicurezza stradale, ma sembra che i sistemi in questione abbiano portato ad una maggiore distrazione degli automobilisti rispetto alla guida tradizionale. Ad evidenziarlo è una ricerca condotta dagli esperti dell’Iihs (Insurance Institute for Highway Safety).
L’Insurance Institute for Highway Safety, ente assicurativo statunitense per la sicurezza stradale ha pubblicato una nuova ricerca condotta sui nuovi sistemi di guida semi-autonoma. Tali tecnologie sono state introdotte da anni su una serie di veicoli per supportare il conducente alla guida gestendo l’accelerazione, la frenata, per rispettare i limiti di velocità, ed i movimenti dello sterzo, così da tenere il mezzo sempre al centro della carreggiata. Questi, inoltre, sono in grado di riconoscere i segnali stradali.
Come si può intuire, i sistemi in questione sono stati progettati per migliorare la sicurezza lungo le strade ed evitare incidenti. Purtroppo, però, secondo l’Iihs, la guida autonoma non avrebbe portato agli effetti sperati, dato che, secondo l’analisi, i conducenti che guidano auto con questi sistemi si distrarrebbero più facilmente rispetto a quelli alla guida di veicoli tradizionali. Gli automobilisti, stando all’ente statunitense, sarebbero portati a dedicarsi ad altre attività invece di rimanere attenti. Tra queste attività, l’uso di dispositivi come gli smartphone, truccarsi o mangiare.
Questi conducenti eluderebbero i sistemi di sicurezza della guida semi-autonoma dando semplicemente qualche colpetto allo sterzo ogni pochi secondi, ma nel frattempo non sarebbero attenti alla guida.
Gli esperti hanno preso in considerazione i due sistemi Pilot Assist di Volvo e Autopilot di Tesla. Nel primo caso sono stati esaminati i comportamenti di 29 automobilisti per un arco temporale di quattro settimane ed è emerso che gli automobilisti, una volta presa familiarità con il sistema, erano più propensi a distrarsi. In particolare, è stato evidenziato che i conducenti sono stati distratti per il 30% del tempo totale.
È stato poi effettuato un secondo studio prendendo in esame 14 conducenti che hanno usato Autopilot di Tesla per la prima volta. Anche in questo caso, acquisendo più familiarità aumentava il tasso di distrazione con i conducenti impegnati in altre attività. In totale, su 12miglia percorse (quasi 20mila chilometri), sono stati segnalati oltre 3.800 avvisi di distrazione.