La guida in stato di ebbrezza è uno dei reati puniti piĂš severamente dal Codice della Strada: per chi si mette alla guida dopo aver bevuto, infatti, sono previste sanzioni piuttosto salate con multe che possono arrivare fino allâarresto, oltre a rappresentare una aggravante nel caso di incidenti.
Queste disposizioni sono state introdotte dal legislatore per salvaguardare sia lâincolumitĂ della persona alla guida e sia quella degli altri, cercando di contenere il numero di incidenti stradali, spesso causati proprio dallâabuso di alcolici da parte dei guidatori.
Ma cosa dice la normativa in fatto di guida in stato di ebbrezza? Come viene punita e quali sono le sanzioni previste? Ecco quindi una rapida guida su tutto quello che câè da sapere.
A disciplinare la guida in stato di ebbrezza sono due articoli del Codice della Strada, il 186 e 186 bis, che disciplinano la questione sottolineando come sia vietato mettersi alla conduzione del proprio autoveicolo dopo aver fatto uso di bevande alcoliche. Qualora il fatto non sia considerato reato grave, il soggetto che non osserva tale disposizione è punito con una serie di sanzioni amministrative.
Lâarticolo 186 del Codice della Strada, poi, fornisce altre informazioni chiarendo che
Lâarticolo 186 bis, invece, oltre a indicare le sanzioni da corrispondere a chi non rispetta la legge in materia di guida in stato di ebbrezza, specifica a chi è vietato mettersi alla guida del veicolo sotto lâinfluenza dellâalcool:
Fondamentale, quando si parla di guida in stato di ebbrezza, è stabilire il tasso alcolemico, che indica la concentrazione di alcol (etanolo) nel sangue.
LâunitĂ di misura che viene utilizzata piĂš spesso per esprimere questo valore è g/l, che indica quanti grammi di alcol sono presenti in ogni litro di sangue, ma in alcune occasioni viene anche espresso in mg/dl.
La legge, in Italia, stabilisce il limite del tasso alcolemico entro il quale ci si può mettere alla guida, pari a 0,5 g/litro, che per i neopatentati, ovvero per i 3 anni successivi al conseguimento della patente, questo limite scende a 0 g/km.
Se si supera questa soglia e si decide di guidare lo stesso il proprio veicolo, in caso di fermo e di controllo il conducente sarà considerato in stato di ebbrezza.
Rimane difficile, però, stabilire a priori un criterio che valga per tutti per calcolarlo, dato che il tasso alcolemico dipende anche da molti fattori individuali, come la corporatura e il metabolismo.
Inoltre, molto dipende anche dal tipo di alcolico che si sta assumendo e dalla sua gradazione alcolica.
Tutti i locali pubblici, però, devono esporre delle tabelle fornite dal governo e puramente indicative, che possono far capire quale sia la quantità limite di alcol ingeribile per non superare il tasso alcolemico consentito.
Tuttavia, per conoscere con esattezza il proprio tasso alcolemico è sempre bene utilizzare un etilometro, anche chiamato alcol test, acquistabile per pochi euro in tutte le farmacie.
La guida in stato di ebbrezza, inoltre, prevede sanzioni e multe importanti, a seconda del tasso alcolemico riscontrato nel guidatore:
Se il conducente alla guida del proprio mezzo in stato di ebbrezza provoca un incidente, le sanzioni vengono raddoppiate, oltre a subire il fermo amministrativo del veicolo, a meno che lo stesso sia di una persona estranea allâillecito.
Esistono, però, anche sanzioni piĂš gravi. Se il tasso alcolemico rivela un risultato tra 0,8 e 1,5 g/l, il conducente è punito con lâarresto fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Se si verifica un incidente mortale, invece, si rischia una pena per omicidio stradale che prevede la detenzione in carcere da 5 a 10 anni.
Quando il tasso alcolemico supera 1,5 g/l, la pena stabilita ha una gravità maggiore: da sei mesi a un anno di arresto con la conseguente sospensione della patente da uno a due anni, che si raddoppia nel caso in cui il veicolo non sia del conducente ma di un soggetto diverso.
Inoltre, chi rifiuta di sottoporsi al controllo del tasso alcolemico commette il cosiddetto illecito penale. Per tale reato è previsto lâarresto da tre mesi a un anno.
Rimanendo in tema di sanzioni, poi, un caso specifico è quello rappresentato dai neopatentati, ossia coloro che hanno superato lâesame della patente da meno di 3 anni.
Lâarticolo 186 bis del Codice della Strada prevede in questo caso, una sanzione che va dada 163 a 658 euro con tasso alcolemico superiore a zero ma inferiore a 0,5 g/l mentre gli importi sono aumentati da un terzo alla metĂ Â per i reati di guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore agli 0,8 g/l.
In caso di controllo da parte delle forze dellâordine, poi, il guidatore può essere sottoposta allâalcol test.
Se si verifica un rifiuto dellâaccertamento del tasso alcolemico, il guidatore può incorrere in sanzioni aumentate da un terzo alla metĂ , oltre alla sospensione della patente da 6 mesi fino a due anni e alla possibile revoca se il reato è commesso da un soggetto condannato nei due anni precedenti.
In caso di guida in stato di ebbrezza, poi, si rischiano conseguenze anche per la patente di guida.
La revoca, ad esempio, è un provvedimento permanente che può assumere caratteristica di sanzione accessoria amministrativa costringendo cosĂŹ il conducente a riacquistare i requisiti psicofisici, venuti meno con lâassunzione di bevande alcoliche, oppure a ottenere, previo esame e solo due anni dopo il provvedimento, lâabilitazione alla guida.
La revoca può avvenire in caso di recidiva biennale, ossia qualora il guidatore reiteri lâillecito nel corso di un bienno, se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l e si provoca un incidente o se il conducente che ha commesso il reato è alla guida di un autobus o di un veicolo per il trasporto delle merci con massa complessiva a pieno carico e superiore alle 3,5 tonnellate.
Il ritiro, invece, non assume necessariamente la forma della sospensione e non è una sanzione, ma lâatto materiale con il quale le forze dellâordine trattengono il documento che abilita il soggetto alla guida in attesa dellâesito in merito al procedimento in corso.
La sospensione, infine, è una sanzione amministrativa accessoria ad ammende o sanzioni penali. Ă prevista dal Codice della strada e decisa sia dal prefetto che dallâautoritĂ giudiziaria. Questa è temporanea e varia in base al tasso alcolemico riscontrato.
Qualora poi il guidatore sia sorpreso in stato di ebbrezza e provochi un incidente, lâassicurazione può richiedere al conducente lâimporto giĂ destinato al danneggiato, senza transitare per lâaccertamento del giudice, ma avvalendosi solo del verbale redatto dalle forze dellâordine in seguito al sinistro, come confermato anche dalla Cassazione con lâordinanza nr. 9418, marzo 2022.
In pratica, la compagni assicurativa può rivalersi nei confronti del soggetto alla guida in stato di ebbrezza, senza che la suddetta contestazione venga approvata dal giudice competente richiedendo cosĂŹ allâassicurato il rimborso della somma sostenuta, con il solo verbale rilasciato dalle autoritĂ di controllo e attestante il superamento del tasso alcolemico consentito (pari a 1,5 g/l).