Meno di due anni fa Automobili Maggiore lanciava il progetto M (Magnum), primo progetto restomod su base Ferrari al mondo. Protagonista allora fu una Ferrari 308 GTS Quattrovalvole. Oggi l’azienda toscana in occasione di “Concours of Elegance” ha svelato il suo secondo progetto. GranTurismO.
Con GranTurismO, l’azienda ha deciso di seguire un approccio più aggressivo in termini di stile, design e performance per offrire ai suoi clienti un prodotto complementare al primo (Progetto M), ma dal carattere molto più deciso e moderno.
GranturismO, ispirata alla 288 GTO
L’ispirazione viene dalla Ferrari 288 GTO, la prima vera Supercar Ferrari e punta massima dell’evoluzione della 308. La GranTurismO nasce dall’esigenza di soddisfare le richieste di quei clienti che amano gli anni ’80, ma che cercano atmosfere più “hardcore” rispetto alla Progetto M. Con la GranTurismO Automobili Maggiore porta in strada una belva con motore Turbo da 600CV pronta a mordere l’asfalto.
Da dove nasce l’idea
GranTurismO nasce dalla volontà di celebrare due miti: il primo motore Turbo della Ferrari, nato nel 1982 e l’ing. Nicola Materazzi, l’uomo che ha reso immortali i motori ad induzione forzata, progettando capolavori come 288GTO, GTO evoluzione, F40, EB110 ed Edonis.
L’ing. Materazzi, che purtroppo è scomparso in questi giorni, ha portato i motori Turbo a un livello di performance sconosciuto prima, lavorando sia sui motori di F1 sia su quelli di vetture stradali.
Non era solamente un motorista, ma un ingegnere a 360 gradi che progettava anche telai e carrozzerie, sviluppando da zero vetture incredibili come la celeberrima F40.
Automobili Maggiore, nello sviluppare la nuova vettura sovralimentata, ha voluto proprio celebrare la genialità di questo grande uomo, così importante nella storia del motorismo, ma allo stesso tempo distante dalle logiche mainstream.
Da questa idea è nato il rapporto tra l’ing. Maggiore e l’ing. Materazzi, legame che si è evoluto in una collaborazione per lo sviluppo del progetto GranTurismO.
Già dopo i primi colloqui, infatti, l’ing. Materazzi era rimasto positivamente colpito dalla realizzazione della Project M, proponendosi di supportare l’impostazione e lo sviluppo di questo nuovo progetto nonostante le sue condizioni di salute non fossero ottimali.