Il Segretario dei Trasporti inglese Grant Shapps sta facendo parlare molto di se nelle ultime settimane. Di pochi giorni fa l’annuncio di introdurre delle specifiche targhe per identificare le auto elettriche. Come? Con un riconoscimento identificato da una banda verde sul lato. Il perché della scelta? Spingere le persone verso l’utilizzo di questi veicoli rendendoli riconoscibili. Ma la proposta di far circolare solo le auto elettriche dal 2032 ha tanto il sapore di un avvertimento.
In Gran Bretagna le auto elettriche sembrano essere diventate una questione di rilevanza nazionale. Vero quanto il governo inglese aveva già detto lo scorso anno di voler vietare la vendita di auto ad alimentazione tradizionale entro il 2040, poi entro il 2035. Che aveva già il sapore di una presa di posizione forte. Ma ora l’intenzione di Shapps sarebbe quella di anticipare ancora i tempi e di non voler andare oltre il 2032 come riportato dalla BBC.
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Le dichiarazioni di Shapps hanno fatto ancor più scalpore perché come ha fatto intendere lo stop alle vendite di auto inquinanti atteso da qui a 12 o 15 anni al massimo non riguarderebbe solo i modelli ICE (Internal Combusion Engine) ma anche ibride e ibride plug-in. Da qui lo sgomento delle associazioni di costruttori. L’associazione dei commercianti e produttori di auto inglese (la Society of Motor Manufacturers and Traders) non ha chiaramente tardato a reagire.
“Ci sono 60 PHEV sul mercato, e altre 34 arriveranno entro la fine dell’anno – ha detto Mile Hawes, a capo dell’associazione – L’industria automobilistica sta facendo enormi sforzi per accelerare il passaggio ad una mobilità più ecologica, ma non ci sono le risorse per raggiungere certi risultati in tempi così brevi”.
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In tutta risposta il governo inglese ha proposto investimenti da 1,5 miliardi di sterline (poco meno di 2 miliardi di euro) a sostegno della diffusione delle auto a zero emissioni. Ma l’obbligo delle auto elettriche per il 2032 ha sorpreso le case automobilistiche, pronte a ribadire quanto una rivoluzione così repentina del trasporto privato sarebbe impensabile ed inoltre metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro.
Nel frattempo in Gran Bretagna, in favore delle auto elettriche, il governo ha deciso di stanziare 12 milioni di sterline, cioè circa 13,4 milioni di euro, per una serie di ricerche che possano migliorare le tecnologie di ricarica delle auto elettriche.
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